Slitta ancora il processo Tap in corso a Lecce, stavolta per un difetto di notifica dell'anticipazione dell'udienza disposto la scorsa volta. Il giudice monocratico Maria Francesca Mariano ha accolto l'eccezione delle difese degli imputati che hanno rilevato che il provvedimento con cui era stata anticipata al 10 novembre l'udienza prevista inizialmente per il 9 febbraio non era stato notificato a tutti gli imputati (ma solo ai difensori) e a un avvocato (Roberto Eustachio Sisto) che difatti era assente. Si tratta di una questione affrontata dalla Cassazione che, sollevata in seguito, avrebbe potuto provocare la nullità dell'intero processo di primo grado.
Il rinvio
Il processo, quindi, dalle sorti già tribolate quanto a trattazione, è stato riaggiornato al 12 dicembre, udienza straordinaria. Si devono affrontare le questioni preliminari. La prima udienza risale al settembre 2020.
Il processo
Nel giudizio si parla di presunti illeciti di tipo edilizio, paesaggistico e ambientale, nell’iter di progettazione e realizzazione del gasdotto Tap. Ne rispondono 19 imputati, inclusa la società Trans Adriatic Pipeline. L’accusa è sostenuta dal pm Alessandro Prontera. Le difese sono sostenute tra gli altri dagli avvocati Angelo Nanni, Paola Severino, Michele Laforgia, Andrea Sambati, Daniela Faggiano. Le parti civili da Ladislao Massari, Francesco Calabro.