Lecce, il designer: «Mobilità al collasso, bisogna dire no alle auto»

Fabio Novembre e i "consigli" per Lecce: servono scelte coraggiose

Lecce, il designer: «Mobilità al collasso, bisogna dire no alle auto»
di Stefania DE CESARE
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Lunedì 11 Settembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 12:38

Le città come un corpo umano. La viabilità come l’apparato cardiocircolatorio. «Rischiamo un ictus ogni giorno. La mobilità è il vero problema. Anche a Lecce la politica deve prendere decisioni più coraggiose. Bisogna dire no alle auto». È il pensiero di Fabio Novembre, designer tra i più influenti del panorama italiano, protagonista ieri mattina al Museo Castromediano dell’incontro “I corpi e lo spazio urbano pubblico”, una conversazione che ha visto l’architetto dialogare con Marco Petroni docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli, il direttore del Polo bibliomuseale di Lecce Luigi De Luca e Franco Ungaro, direttore dell’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce. 

L'evento 

Un evento inserito nel programma di Tempora Contempora #4, il focus internazionale sul linguaggio del corpo nelle arti performative. Al centro della riflessione del designer - leccese doc ma trapiantato a Milano - è stata la città, con la sua evoluzione e i suoi problemi. «Le città sono un inno allo stare insieme ma diventano tentacolari. Ho passato l’estate a Lecce. Nei giorni scorsi volevo cenare nel centro storico ma parcheggiare è un incubo. Ho impiegato 40 minuti per trovare un parcheggio. La città è come corpo umano e il suo sistema cardiocircolatorio è la viabilità. E oggi a Lecce rischiamo l’ictus ogni giorno. La circolazione viaria sta collassando. Serve più coraggio da parte della politica. Bisogna reinventare le città rinunciando all’auto». 
A Lecce la viabilità è da sempre al centro del dibattito cittadino.

Un territorio ostaggio delle automobili, dove i mezzi privati in circolazione aumentano (e i parcheggi diminuiscono) e dove l’utilizzo dei bus urbani è pressoché inesistente. E la svolta “slow” della mobilità voluta dall’amministrazione, che da tempo ha avviato una politica volta a incentivare tra i cittadini l’utilizzo di mezzi più sostenibili, anche attraverso la creazione di nuove piste ciclabili, divide ancora i cittadini. «A New York nessuno possiede una automobile – ha aggiunto Novembre -. Le persone fanno i chilometri a piedi senza rendersene conto. A Lecce ci vorrebbe una cinta esterna dove lasciare l’auto e poter prendere una bici, i bus o i mezzi elettrici. Ma qui nessuno usa il trasporto pubblico. Siamo tutti schiavi delle vetture. Il problema non si risolve tutto con le piste ciclabili che sono un cerottino su una ferita molto grossa. Apprezzo molto il sindaco Carlo Salvemini ma lui, come il sindaco di Milano Beppe Sala, deve dichiarare guerra alle auto. E avere più coraggio nelle decisioni».

I temi trattati 

Tanti gli argomenti trattati durante l’incontro pubblico durante il quale il designer ha spaziato su numerosi aspetti della società civile. Come la ricetta per sviluppare il Sud («Rinunciare ai fondi europei e detassare chi investe da queste parti. Sarebbe una manovra che darebbe al territorio la possibilità di esprimere potenzialità enormi») e l’invito ai giovani a dedicarsi alla politica: «Bisogna credere in questi ragazzi e dare loro spazio. Oggi le cose si cambiano facendo politica. Con il design pensavo di risolvere i problemi ma senza le decisioni politiche i progetti non si realizzano». Poi uno sguardo alla Puglia: «È il trailer dell’Italia. Questo territorio rappresenta in piccolo tutte le specificità italiane. Ed è facile proporla: “Andate in Puglia per avere un assaggio dell’Italia”». Ma è stata la viabilità il filo conduttore del suo intervento. Presto l’amministrazione dovrebbe approvare il Piano urbanistico generale (Pug) e il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums): due strumenti di programmazione che avranno il compito di ridisegnare una città diversa. E più vivibile. «La mobilità è il problema numero uno – ha sottolineano l’architetto -. Questo è il primo problema da affrontare. Carlo Salvemini, così come Beppe Sala, sono contro le auto ma non hanno la forza di dirlo. Perché sarebbero puniti dal voto popolare. Da Porta Napoli al Museo Castromediano sono dieci minuti a piedi. Lecce è una città piccola. Per muoversi basterebbero scooter elettrici o biciclette. Mentre la gente vuole parcheggiare sotto al naso. Le Ztl non possono essere una soluzione perché si “aprono” subito. Con i permessi tutti possono accedere». E quindi il consiglio a chi governa. «La politica deve osare – ha concluso Novembre -. Ci vogliono cambiamenti forti. Bisogna avere il coraggio di dire basta alle auto. Purtroppo spesso chi amministra corre dietro al voto popolare e questo uccide la politica».

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