Lecce, piste ciclabili tra le polemiche: e ora progetti per altri 19 chilometri

Una pista ciclabile a Lecce
Una pista ciclabile a Lecce
di Matteo BOTTAZZO
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Mercoledì 1 Novembre 2023, 05:00

Lecce sta vivendo una rivoluzione ciclabile senza precedenti, con una serie di interventi organici che andranno a comporre una rete che, a regime, dovrebbe essere in grado di collegare i quartieri al centro e garantire sicurezza a chi si muove sulle due ruote. E al momento sono in tutto 13,4 i chilometri di nuove piste realizzate Tra i progetti già completati, la pista che attraversa Rudiae, Belloluogo, Viale Gallipoli, il sottopassaggio Rudiae, la Stazione Ferroviaria, Via di Ussano, Via dei Ferrari. C’è poi la pista che permette di raggiungere l’Ospedale Vito Fazzi, con una lunghezza complessiva di 8 chilometri. 

L'altro progetto a Borgo Pace

Un altro progetto di rilievo è la a ciclabile di Borgo Pace, volta a ricucire il quartiere con il centro cittadino. La pista, estesa per 1,2 chilometri, parte dalla piazza pedonale di via Taranto, nei pressi della Chiesa Santa Maria della Pace, e si estende fino alla rotatoria di viale della Repubblica. Inoltre, presenta una diramazione in via De Simone, che arriva fino all’incrocio con via Dorso, nei pressi dei Cantieri Teatrali Koreja. Un’altra aggiunta di notevole importanza è rappresentata dal completamento di 3,2 chilometri di pista ciclabile su entrambi i lati di Viale Giovanni Paolo II, rendendo questa arteria principale più accessibile e sicura per i ciclisti e che permette ai residenti del quartiere stadio di raggiungere il centro cittadino su due ruote. Tra i percorsi ciclabili in connessione anche quelli situati vicino al Coni, a via XXV Luglio e a Viale Marconi. 
Eppure sin dal suo insediamento l’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Salvemini spesso e volentieri è finita nel mirino di detrattori e cittadini proprio per le ciclabili.

Tra le accuse più rilevanti quella relativa al fatto di aver sottratto spesso spazio ai parcheggi a vantaggio di tali infrastrutture. Sottolineature relative anche allo “stato di salute” delle ciclabili in città: lungo alcuni tratti l’asfalto non si presenta sempre in condizioni ottimali, tra crepe e buche. E in alcuni casi il percorso si interrompe bruscamente, costringendo ciclisti e appassionati del monopattino a proseguire lungo la strada o sui marciapiedi. 

Nei prossimi anni altri 19 chilometri

Ma la rotta nella direzione delle infrastrutture legate alla mobilità green è tracciata E nei prossimi anni saranno realizzati ulteriori 19 chilometri di piste ciclabili. I progetti sono già finanziati e approvati. Andranno a connettere i tratti ancora attualmente sconnessi, a coprire quartieri e zone non ancora propriamente “bike friendly” e completeranno quella che nelle ambizioni dell’amministrazione potrà essere definita una vera e propria “bicipolitana”. Tra i progetti in corso vi è l’espansione della rete ciclabile in via Adige, via Tevere, piazza Indipendenza e Santa Rosa, che aggiungerà ulteriore valore all’esperienza ciclabile in città. Inoltre, il progetto “Stazione Ferroviaria – Palasport via Merine – Parcheggio di interscambio Settelacquare – Mura Urbiche - Parcheggio di interscambio ex Foro Boario – Borgo San Nicola” prevede la realizzazione di nuove infrastrutture ciclabili e la connessione con i percorsi esistenti, aggiungendo ulteriori 8 chilometri alla rete ciclabile di Lecce. La ciclovia urbana, che includerà piazzetta Verdi dopo sono già stati ultimati i lavori, Ludovico Ariosto e una connessione con la pista di Viale Giovanni Paolo II, aggiungerà ulteriori 1,350 chilometri al sistema.
«Stiamo realizzando, progetto dopo progetto, una nuova infrastruttura della quale la città era completamente sprovvista – commenta l’assessore alla mobilità sostenibile Marco De Matteis – e cioè una rete ciclabile moderna e a norma, in grado di garantire sicurezza a chi si muove in bici e alle persone disabili che si muovono su supporti di mobilità. Oggi viviamo ancora in una delle città a più alto tasso di motorizzazione in Italia, una città che aveva consegnato la totalità dello spazio disponibile alle automobili. Invece, come ripetiamo spesso, per noi la strada è di tutti. Queste opere, oggi tanto contestate, rappresentano la premessa per la crescita degli spostamenti in bici e a piedi, per una città più moderna, meno inquinata e più vivibile». 

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