Da discarica a cielo aperto a oasi verde della città. Dopo 13 anni di attesa ha aperto il Parco delle Cave di Marco Vito a Lecce. L’area green di 7 ettari, che si estende alle spalle della stazione ferroviaria, riqualificata su progetto del celebre architetto portoghese Alvaro Siza, è finalmente fruibile da tutti. Un grande giardino urbano creato all'interno di una cornice naturale e suggestiva data dalle pareti di roccia delle cave dove storicamente è stata estratta la pietra leccese con cui sono stati realizzati le chiese e i palazzi barocchi del centro storico.
Salvemini: «Questo parco è come una cattedrale»
«Questo è un parco unico, per bellezza, significati e suggestioni, patrimonio non solo della città di Lecce ma di tutta la Puglia – ha dichiarato il sindaco Carlo Salvemini – per me è una autentica gioia consegnarlo alla città all’esito di un lavoro lungo, che ha impegnato più amministrazioni e ha visto misurarsi il Comune con un’impresa straordinaria.
I numeri del parco: 7 ettari e 8 km di percorsi verdi
Dopo il taglio del nastro amministratori e cittadini hanno percorso i primi passi all’interno del maxi giardino, dove si contano 7000 alberi, seguendo il lungo tragitto di 8 chilometri che si snoda tra i prati, i fronti di cava, i dislivelli caratterizzati da vegetazione naturale. «Adesso si pone il problema della manutenzione – ha aggiunto il sindaco -. Non sarà facile visto le dimensioni del parco. Sarà il nostro impegno prendercene cura insieme ai cittadini leccesi, che sono i primi custodi della propria città che amano e rispettano. Per cui, il mio invito ai tanti che frequenteranno questo nuovo spazio pubblico, dalla città e da tutta la provincia, oggi è venite e prendetevene cura».
A breve un bando per la caffetteria
Il parco sarà aperto ogni giorno dalle 08 alle 20.30. Tre gli ingressi dai quali si potrà accedere: uno su via dei Ferrari e due posizionati sui due lati di via del Ninfeo. All’interno è presente una caffetteria, non ancora attiva. «Nei prossimi giorni procederemo con il bando – ha concluso Salvemini -. Era importante prima rendere fruibile l’area, farla vivere in modo da suscitare l’interesse dei privati che vorranno gestire il punto di ristoro». Nel parco sono presenti due ampi terrazzamenti, uno in prossimità dell'ingresso di via dei Ferrari con la piantumazione di 50 lecci, l'altro in prossimità della caffetteria con la piantumazione di 50 carrubi. Oltre ad altre zone di carrubi per creare zone ombreggianti. Lungo tutto il perimetro in prossimità di tutti i fronti di cava sono state realizzate aree di siepi arbustive sia a bassa che ad alta quota per creare una barriera di sicurezza e di protezione per i visitatori. Gli arredi sono costituiti da tavoli e panchine in pietra leccese realizzate sempre su progetto di Siza. Infine, due le aree spettacoli individuate nei punti in cui l'acustica è ottimale, per la linearità dei fronti cava: una in prossimità dell'ascensore che porta alla caffetteria-servizi e l'altra, più piccola, in prossimità della masseria Tagliatelle. «Questa giornata di festa è stata preceduta da un lavoro durato anni, che ci ha consentito di superare le tante difficoltà incontrate e se lo abbiamo fatto è soprattutto grazie al lavoro dei dirigenti Claudia Branca e Giovanni Puce, funzionari, il rup Silvio Cillo e ditte che ci hanno affiancato in questi anni, a loro va il nostro ringraziamento – ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici Marco Nuzzaci –. Il parco è un gioiello di storia e natura, un luogo del quale tutti siamo chiamati a prenderci cura che diventerà caro a tanti leccesi, in particolare ai bambini».