Lecce, macchinario salvavita smontato e trasferito ad altro reparto, Ma lo spazio è stretto e resta inutilizzato

Lecce, macchinario salvavita smontato e trasferito ad altro reparto, Ma lo spazio è stretto e resta inutilizzato
di Andrea TAFURO
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Martedì 17 Ottobre 2023, 20:52 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 08:01

Angiografo spostato in ospedale a Lecce, da un reparto all’altro, ma nessuno si accorge che per 20 centimetri il macchinario non può essere rimontato. Cosicché l’unità di Cardiologia ed emodinamica del “Dea” - alla quale era destinato l’angiografo - e quello di Radiologia interventistica del “Fazzi”, dal quale era stato smontato, ne restano privi. Con la consolazione per Cardiologia di averne un secondo, mentre i radiologi dovranno trovare una soluzione e fare a meno del macchinario in reparto, magari chiedendo ospitalità a qualcuno. 

I fatti

Il vecchio macchinario diagnostico dopo il trasferimento del reparto di Cardiologia/Emodinamica nella nuova area del Dea, era rimasto in uso ai sanitari di Radiologia interventistica del “Fazzi” che lo hanno così potuto utilizzare in esclusività per interventi d’urgenza e programmati, senza dover far quadrare i turni con i colleghi. Insomma garantendo un servizio migliore e più tempestivo.
Da qualche tempo però, uno dei due angiografi in dotazione all’unità “Centro cuore” si è rotto e il primario Giuseppe Colonna ne ha chiesto alla direzione sanitaria dell’Asl la sostituzione con il vecchio macchinario rimasto al “Fazzi”, in Radiologia.

Operazione giustificata pare dall’attesa dei nuovi macchinari finanziati dal Pnrr.

L’ok dei vertici Asl al trasferimento ha scatenato il cortocircuito interno, tant’è che a stretto giro è arrivata anche la beffa. Il vecchio macchinario, ormai smontato e pronto per essere collocato ad Emodinamica del Dea, è rimasto a terra per 20 centimetri di troppo - di cui nessuno si era accorto prima - del “braccio meccanico”, così da impedirne l’installazione. Con buona pace dei medici di Radiologia interventistica privati del macchinario senza alcuna sostituzione.
Alla fine del viaggio quindi l’angiografo è stato smontato da un reparto per essere installato in un altro, ma al momento resta inutilizzato tra il disappunto di tutti.

La spiegazione della Asl

Contattato, il direttore generale dell’Asl Lecce, Stefano Rossi ha spiegato che «siamo in fase di rinnovamento dei macchinari e il contemporaneo guasto di un angiografo ha portato il primario di Emodinamica del Dea a chiederne la sostituzione con quello già utilizzato nell’area del Fazzi. Nel dettaglio – precisa Rossi - l’imprevisto sulle misure del macchinario verrà risolto in tempi brevi, mentre per la settimana prossima è previsto il sopralluogo dei tecnici per l’installazione entro 40 giorni della nuova apparecchiatura diagnostica nel reparto di Radiologia interventistica». Quindi l’ammonimento finale ai medici. «A conti fatti, al termine del rinnovamento favorito dai fondi del Pnrr, avremo a disposizione ben 8 angiografi tra Radiologia e Pronto soccorso, Radiologia interventistica e Centro cuore. I macchinari non mancano – conclude il dg Rossi – bisognerà solo evitarne il sottoutilizzo».

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