Mancano le norme transitorie e i funzionari - al pari dei professionisti progettisti - preferiscono prendere tempo, operare con cautela per non finire in un vicolo cieco dalle conseguenze inaspettate, proprio perché la parte relativa alle nuove procedure non ha riferimenti normativi e rischia di essere invalidata. Troppe le lacune, dicono dai Comuni: sbagliare procedura potrebbe significare perdere i finanziamenti. E, se è meglio non rischiare, il tempo passa però inesorabilmente.
Il ministro Graziano Delrio ha garantito che il problema potrebbe essere risolto prima dell’estate, ma le amministrazioni salentine non vogliono correre rischi e tengono fermi i bandi. E, dunque, le opere.
E il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, è ancora più esplicito sui timori che il blocco possa durare troppo a lungo: «Non nascondo di aver accelerato le procedure per appaltare il più possibile, prima dell’entrata in vigore della nuova normativa che non sembra risolvere i nodi cruciali che causano i ritardi dei cantieri. Penso, ad esmepio, all’iter autorizzativo, molto farraginoso e i passaggi legate alla giurisprudenza amministrativa. Non possiamo comunque permetterci il lusso di lasciare nulla di intentato - aggiunge il primo cittadino - nel recupero dei finanziamenti per la sistemazione delle opere pubbliche. È questo il motivo per cui, se la situazione non si sblocca, saremo costretti a “rischiare” di promulgare nuovi bandi di gara, nonostante le incertezze normative».
[/FI]A Galatina l’amministrazione guidata dal sindaco Cosimo Montagna ha affidato a “Empulia” la gestione delle procedure di gara: «Preferiamo agire con attenzione rispetto ad una situazione che potrebbe evolversi in maniera differente. L’ufficio tecnico non ha in programma l’emanazione di nuovi bandi, almeno fino a quando non ci saranno norme chiare sulle procedure da attivare. Meglio non correre il rischio di sbagliare».
Salvatore Albano, sindaco di Porto Cesareo, è sulla linea della prudenza: «Diventa irrinunciabile attuare una fase di studio della materia, proprio per evitare, con il passare del tempo, conseguenze negative. Speriamo che i dubbi vengano chiariti al più presto».
Nei piccoli Comuni la musica non è diversa e lo spiega il sindaco di Salve, Vincenzo Passaseo: «Operiamo insieme ad altri sei comuni, cioè Tiggiano, Patù, Morciano di Leuca, Gagliano del Capo, Corsano e Alessano attraverso la centrale unica dell’Unione dei Comuni delle terre di Leuca. Significa che i tempi, inevitabilmente, tendono ad allungarsi».