Gallipoli: in mille in corteo per salvare l'ospedale

Gallipoli: in mille in corteo per salvare l'ospedale
di Antonella MARGARITO
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Domenica 10 Gennaio 2016, 18:35 - Ultimo aggiornamento: 19:26

“Gallipoli non si tocca, governo regionale non chiudere l’ospedale”. Cori da stadio, slogan urlati a gran voce, striscioni, bandiere e vessilli: in mille hanno marciato alla volta dell’ospedale gallipolino. E ora si doppia e ci si organizza per manifestare con la stessa forza e le stesse dimensioni, davanti al palazzo di governo regionale.


“Una manifestazione riuscitissima – dice l’organizzatore, il presidente del comitato per l’ospedale di Gallipoli – ora invito il doppio della gente che ha partecipato oggi ha venire a manifestare a Bari, davanti la sede della Regione. Voglio aggiungere, che oggi a Casarano si è tenuto un sit-in per rivendicare i 14 milioni che non sono mai arrivati per migliorare il nosocomio, noi rivendichiamo invece il diritto di un ospedale strutturalmente perfetto e che non ha certo bisogno di 14 milioni per migliorarsi”.
A sostenere il proprio diritto alla salute ma anche il diritto dei cittadini di poter usufruire di una struttura confortevole, sicura e all’avanguardia, una vera e propria folla, semplici cittadini, giovani, medici, infermieri, associazioni, praticamente tutte quelle presenti sul territorio, rappresentanti del Tribunale dei diritti del Malato, volontari ospedalieri, il cappellano dell’ospedale don Marcello Spada, e una buona fetta di politici.
Nel corteo infatti erano presenti i sindaci Tuglie, Alezio e Sannicola, quest’ultima anche rappresentata dal presidente del Consiglio Ilenia Petrachi, il Sel con i suoi vessilli, il Pd con il responsabile cittadino Stefano Minerva, il consigliere regionale Ernesto Abaterusso, l’onorevole Fritz Massa.
In testa al corteo con tanto di fischietto, Flavio Fasano attorniato dalla sua ‘Gallipoli Futura’ e da un centinaio di bandiere con il suo logo. Presente anche Forza Italia con il suo coodinatore cittadino di fresca nomina, Antonio Baldari; Guglielmo De Santis con il vessillo di "Noi Salvini", il berlusconiano Aldo Aloisi, mentre si fa notare l’assenza di una parte del centrodestra. Si fa sentire invece la curva sud degli ultrà gallipolini, i rappresentanti di ‘Fidelit Excubar’ che hanno dato colore e voce a tutta la manifestazione.

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