Tutto si ferma. A mezzogiorno del venerdi che precede la domenica delle Palme a Gallipoli c'è spazio solo per Maria, la madre celeste. È il venerdì della Madonna, é la settimana dell'Addolorata.
Non c'è un Gallipolino che in questo giorno non abbia un pensiero per Lei, un rigurgito di fede. Alle 12, più o meno, il simulacro, facendosi strada tra una incredibile marea di fedeli,esce dalla Chiesa del Carmine per recarsi in Cattedrale. Celebrazione eucaristica, preghiere, l'esecuzione dello Stabat Mater e poi la Statua viene portata in processione per le strade della città.
Il fiume silenzioso l'accompagna fino a sera
Un fiume silenzioso al seguito la contempla e l'accompagna, fino a sera. Fino al momento più atteso quando, affacciandosi dalle mura urbiche, guardando al porto Maria benedice il popolo e la gente di mare. Accompagnata dal suono dei clacson di decine di auto. Certamente uno dei momenti di pathos più alti della devozione dei Gallipolini e che introduce alla settimana Santa. Da questo momento tutto é proiettato ai riti del triduo pasquale. La messa solenne in coena domini del giovedì santo, la visita ai repositori, i sepolcri nella tradizione popolare, l'introspezione e il rigore delle celebrazioni del venerdì.
I riti
E l'attesissima processione dei Misteri, "l'Urnia" la chiamano da queste parti.