Dopo il "terremoto", dure le reazioni. «Adesso Minerva prenda posizione»

Dopo il "terremoto", dure le reazioni. «Adesso Minerva prenda posizione»
di Antonella MARGARITO
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Giovedì 14 Settembre 2023, 11:34 - Ultimo aggiornamento: 15:41

All'indomani degli arresti eccellenti, Gallipoli si interroga. Le opposizioni chiedono al sindaco Stefano Minerva di prendere una posizione.

«Da gallipolino devo dire che le notizie apprese fanno male e mortificano chi questa città la ama e pensa che fatti come questi non si debbano mai leggere». A parlare è Matteo Spada consigliere del gruppo politico "Cantiere 73014" che siede ai banchi dell'opposizione nell'assise consiliare. Un intervento che arriva all'indomani del terremoto che ha scosso la cittadina ionica. «La speranza - continua Spada - è che ognuno dei coinvolti possa difendersi facendo valere le proprie ragioni mentre confidiamo sicuramente nel lavoro silenzioso e certosino della magistratura. Politicamente credo che i cittadini abbiano bisogno di una presa di posizione, da parte dell'autorità politica di governo, che possa fare chiarezza al fine di non far venir meno la fiducia che il cittadino ripone nelle istituzioni. Tutto questo anche per stemperare questa aria di preoccupazione e di smarrimento calata in città».

Il movimento 5 Stelle

Sulla vicenda intervengono anche gli attivisti gallipolini del Movimento 5Stelle che sottolineano che la legalità non può e non deve essere un'illusione. «Apprendiamo con un sentimento di rammarico e frustrazione degli ultimi eventi di cronaca che coinvolgono Gallipoli, la nostra cittadina. Fatti incresciosi e negativi per l'immagine della città dicono i pentastellati in una nota l'indagine della locale Procura pare coinvolgere l'attuale Presidente dell'Ente Parco di Gallipoli, nonché ex presidente del consiglio comunale (Cosimo Giungato, ndr), per il quale sarebbe evidentemente auspicabile una immediata e almeno temporanea sospensione dall'incarico pubblico da parte del sindaco Minerva, due ex consiglieri comunali di maggioranza, di cui uno assessore al Turismo, noti imprenditori operanti nel nostro territorio e finanche alcuni esponenti e dirigenti dell'ufficio tecnico comunale ed esponenti delle forze dell'ordine. Fatti da censurare che, qualora dovessero essere accertati, confermerebbero inaccettabili interferenze nella corretta gestione della cosa pubblica». Gli attivisti dicono di condannare fermamente tali condotte e confidiamo nella magistratura «affinché faccia chiarezza e applichi le pene idonee per coloro che infrangono le regole e infangano l'immagine di Gallipoli e dei suoi cittadini. Chiediamo a gran voce al sindaco Minerva - concludono - di prendere ufficialmente e concretamente le distanze da quanto sembra essere avvenuto, sospendendo dalla pubblica attività le persone coinvolte».
 

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