Ex Galateo, il parco si trasforma: ecco come sarà/Fotogallery

Un rendering del progetto del parco
Un rendering del progetto del parco
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Martedì 7 Agosto 2018, 03:23 - Ultimo aggiornamento: 03:25

C’è tempo fino al 15 ottobre per le ditte interessate a partecipare alla gara d’appalto per la realizzazione del Parco Urbano dell’ex Galateo. Puglia Valore Immobiliare, proprietaria dell’area, ha avviato la procedura aperta per assegnare i lavori che porteranno al recupero del polmone verde dell’ex sanatorio costruito negli anni Venti per la cura delle malattie polmonari, in funzione fino ai primi anni Novanta e poi rimasto nel degrado.
Arriva, quindi, a compimento un iter iniziato nel 2015, quando la Regione Puglia stanziò un contributo di 1 milione e 200 mila euro a favore di Pvi – la società di cartolarizzazione dell’ente a cui sono stati trasferiti gli immobili delle Asl pugliesi da dismettere, fra cui l’ex ospedale e l’annesso giardino – allo scopo di riqualificare l’area verde retrostante l’edificio che si estende su 18.400 mq per farne un parco urbano fruibile a tutti. Una volta completato, la sua gestione è demandata a titolo gratuito per 25 anni al Comune di Lecce sulla base di un protocollo d’intesa firmato a luglio del 2016.
Il bando, in realtà, era già stato pubblicato alla fine dello scorso anno salvo, poi, essere ritirato in autotutela – prima della scadenza per la presentazione delle offerte – per verificare con la Soprintendenza i vincoli storici e paesaggistici esistenti ed uniformare ad essi il progetto. Cosa che è avvenuta nei mesi scorsi con una serrata interlocuzione fra i tecnici di Pvi e i funzionari ministeriali. Il risultato finale è più simile al giardino all’italiana originario ed è privo di quei percorsi curvilinei che delimitavano alcune “isole” presenti nella prima redazione, come sottolinea l’assessore all’Urbanistica del Comune, Rita Miglietta. «Rispetto al progetto originario, il parco che verrà realizzato – dice – sarà più rispettoso del carattere storico del giardino dell’ex sanatorio. Tra le caratteristiche più importanti del progetto c’è anche la presenza di un chiosco per agevolarne la fruizione e il rifacimento della recinzione, che consentirà di percepire maggiormente dall’esterno questa area verde, preziosa per tutto il quartiere».
Per grandi linee, il progetto – redatto dall’ingegner Edmondo Scrimieri di Pvi – prevede un front-office che ospiterà il bar-ristoro e i servizi igienici e che sarà anche a disposizione dei turisti vista la collocazione strategica del parco, vicino ad alcune delle principali arterie stradali di accesso in città. A questo scopo, saranno predisposte postazioni interattive nei pressi dei due ingressi (uno su via Camassa, l’altro su via Malta) con informazioni mirate sui siti di interesse turistico del territorio.
Come si diceva, il progetto conserva l’originaria impronta di giardino all’italiana segnata da viali ortogonali, mantiene le alberature esistenti (pini e querce) e si arricchisce di una serie di servizi: oltre al front-office, due isole dei bambini, con giochi e attrezzature idonee ai più piccoli, un anfiteatro nell’area a sud-est priva di alberi, pensato per sostare, riposarsi e partecipare a spettacoli, e un “percorso vita”, ossia 12 stazioni per il fitness e la cura del corpo, adatte a persone di tutte le età e capacità fisiche.

Questo, quindi, il futuro imminente del Parco Urbano, che, se tutto va secondo le previsioni, dovrebbe essere pronto a maggio 2019. Il passo successivo sarà la trasformazione dell’edificio nel primo esempio di housing sociale in Puglia. «La realizzazione del parco sarà il preludio del recupero dell’immobile – conclude la Miglietta – per il quale abbiamo sottoscritto un protocollo specifico tra tutti gli attori istituzionali interessati, che segnerà la definitiva rigenerazione di un’area della città che attende da tempo di essere valorizzata».

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