Ecolio2, la Provincia dice no: «Grave vizio di legittimità»

Lo stabilimento per il trattamento di rifiuti speciali liquidi pericolosi e non pericolosi di Acquarica-Presicce

Ecolio2, la Provincia dice no: «Grave vizio di legittimità»
di Anna Manuela VINCENTI
4 Minuti di Lettura
Venerdì 1 Marzo 2024, 05:00

Ecolio 2, la Provincia di Lecce preannuncia “il diniego di riesame di rinnovo dell’Autorizzazione di Impatto Ambientale”. Ossia dell'Aia.  È l’ultimo capitolo nella complessa vicenda di Ecolio 2, lo stabilimento di “Spiggiano Casale” di Presicce Acquarica per il trattamento di rifiuti speciali liquidi pericolosi e non pericolosi.

«Grave vizio di legittimità»

 
“L'autorizzazione della determina del 1999 presenta un grave vizio di legittimità in quanto è stata rilasciata senza la preventiva e necessaria approvazione del progetto di variante da parte della Giunta Regionale, e senza il regolare svolgimento della Conferenza dei Servizi prevista all'art. 27 c. 2 dello stesso D.Lgs.

n. 22/1997 che avrebbe dovuto coinvolgere il Comune e gli altri enti territorialmente competenti quali, ad es. il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (Sisp) e l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente (Arpa)”: si legge così nell’atto di preavviso di motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza inviato a Ecolio2, ai comuni di Presicce-Acquarica, Salve, Morciano e Patù, agli enti interessati e alle associazioni ambientaliste che in questi anni si sono battute per la salute pubblica e la tutela del territorio. 

L'azienda ora ha 10 giorni per presentare le osservazioni


Ora l’azienda ha dieci giorni dal ricevimento dell’atto per presentare le memorie difensive e osservazioni. “ll vizio di illegittimità della suddetta determinazione - si legge nella missiva - ha determinato, di conseguenza, l'invalidità dei successivi provvedimenti ed in particolare dell'Autorizzazione Integrata Ambientale e della Valutazione di Impatto Ambientale rilasciate dalla Regione nel 2011 e nel 2013, gli atti seppur inoppugnabili per decorrenza dei termini restano illegittimi». Un altro passaggio importante è il richiamo al “parere sfavorevole espresso dal Comune di Presicce-Acquarica nel corso della Conferenza di rinnovo Aia, in merito alla localizzazione sul proprio territorio di un impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non, che impedisce di fatto all'Ente Provincia la conclusione positiva del procedimento di riesame e rinnovo dell'Aia originaria rilasciata nel 18/05/2011”.

Il sequestro nel 2020

Ecolio 2 è balzato agli onori della cronaca nel novembre del 2018 per i cattivi odori che tormentavano gli abitanti del Capo di Leuca, nel 2019 è stata avvia la revisione dell’Aia. A fine novembre del 2020 il sequestro con l’iscrizione nel registro di 15 indagati manager e imprenditori e il rinvio a giudizio per smaltimento illecito di rifiuti, in parte assolti. Due imputati, invece, dovranno presentarsi il prossimo 6 marzo del 2024, davanti al giudice monocratico per l’inizio del processo.

Italia Nostra: «Un buon risultato»

«Il provvedimento emesso dal settore ambiente della Provincia è un buon risultato - dichiara Marcello Seclì di Italia Nostra - per la nostra associazione, Lega ambiente e Lilt che ci siamo mobilitate sin dal primo momento per porre l’attenzione della comunità e delle istituzioni perché evidenzia la gravità di funzionamento con procedure che abbiamo sin dall’inizio ritenuto illegittime. Mette in evidenza e in modo puntuale quelle che erano criticità che sono state più volte evidenziate dalle associazioni e degli altri enti. Speriamo - conclude - che questo provvedimento, nel caso venisse impugnato dalla società, possa essere difeso in tutte le sedi e facciamo appello alla Provincia e ai comuni coinvolti affinché resistano. È significativo perché auguriamo ci sia un’inversione di tendenza e maggiore attenzione per la salvaguardia della salute e dell’ambiente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA