Morta Fiorenza Arena, la storica segretaria dei presidenti della Provincia salentini

Morta Fiorenza Arena, la storica segretaria dei presidenti della Provincia salentini
di Paola ANCORA
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Lunedì 22 Maggio 2023, 23:03 - Ultimo aggiornamento: 23:43

Fiorenza Arena non c'è più. Si è spenta, dopo una grave malattia durata poco meno di sei mesi, la storica segretaria dei presidenti della Provincia di Lecce. Ha lavorato con presidenti di sinistra e di destra; conosciuto tutte le segrete cose di Palazzo dei Celestini; le sono passate per le mani tutte le carte delle amministrazioni di un quarto di secolo, fino al 2010, quando è andata in pensione.

Il ritratto

Fino a quel giorno, lei è stata sempre là, a Palazzo Adorno, a presidiare l'ufficio del presidente, segretaria di tutti i presidenti, di destra, di centro e di sinistra che l'hanno voluta in quel posto apprezzando la sua professionalità, la sua incrollabile riservatezza - impossibile strapparle qualche indiscrezione - la sua ammirevole dedizione all'istituzione.  Una carriera, la sua, che ha abbondantemente superato i 40 anni di servizio, dei quali quasi 39 in Provincia. Fu assunta a Palazzo dei Celestini nel 1972, dapprima nell'Ufficio Ragioneria, poi nell'Ufficio personale finché, nel 1985, l'allora presidente della Provincia, Giacinto Urso, la chiamò alla segreteria del presidente. Da allora si sono succeduti altri politici nella poltrona più alta di Palazzo dei Celestini, ma lei è rimasta, apprezzata, sempre lì al suo posto fra i più stretti collaboratori, dopo Urso, dei presidenti Rosario Giorgio Costa, Luigi Marcelli, Lorenzo Ria (che la ringraziò espressamente nel suo discorso di commiato nell'aula consiliare al termine dei 9 anni dei suoi due mandati), Giovanni Pellegrino e, per finire, Antonio Gabellone.

Ha avuto sempre un sorriso e tanta pazienza con chiunque varcasse la soglia del suo ufficio. Diventò un archivio vivente di 25 anni di storia della Provincia di Lecce, che oggi la piange, commossa, insieme a tutti coloro che l'hanno conosciuta. Chissà cosa avrebbe potuto raccontare, se si fosse messa a scrivere le sue memorie, fra aneddoti e segreti della classe politica salentina. Invece, s'è portata tutto con sé. Alla prossima, Fiorenza.

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