I familiari del 43enne Patrizio Simeone detto "Serpico", di Francavilla Fontana, intendono far luce sulla sua morte, avvenuta a metà ottobre nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Casarano.
Qui l'uomo era stato trasferito dal carcere di Lecce, dove scontava una pena per rapina, tentata rapina, tentato furto ed evasione. Il detenuto, già in cura nel penitenziario per via della sua dipendenza da alcool, si era sentito male in preda a una febbre alta - fino a 40° - una prima volta nel mese di giugno, poi di nuovo a fine luglio.
Il caso
I congiunti di Simeone, per il tramite degli avvocati Michele Fino e Gianluca Aprile, hanno denunciato il caso e la Procura di Lecce - fascicolo nella titolarità della pm Maria Immacolata Moschettini - ha aperto un fascicolo d'indagine con l'ipotesi di responsabilità sanitaria.
Sono iscritti nel registro degli indagati i cinque medici che lo seguivano nella casa circondariale di Borgo San Nicola e ieri (11 dicembre) la salma è stata riesumata nel cimitero di Francavilla Fontana per essere sottoposta ad autopsia (incaricato il medico legale Roberto Vaglio).