Don Biagio contro i carabinieri: «Ragazzini multati per migliaia di euro, potere senza cuore»

Don Biagio contro i carabinieri: «Ragazzini multati per migliaia di euro, potere senza cuore»
di Alu
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Mercoledì 13 Maggio 2020, 14:10 - Ultimo aggiornamento: 17:30
Parole dure, soprattutto se a pronunciarle è un sacerdote. Ma "per amore del suo popolo", Don Biagio ha deciso di non tacere. Dopo la super multa comminata a un gruppetto di ragazzi di Patù, pizzicati dai carabinieri seduti a una panchina senza mascherine, il sacerdote ha infatti voluto dire la sua difendendo i ragazzi che quello che a suo avviso è un abuso di potere da parte dei carabinieri. Su Facebook, il sacerdote originario di Corsano ma residente a Patù, tra le aree del basso Salento rimaste quasi immuni alla pandemia del Covid-18, ha infatti denunciato quando accaduto alcuni giorni fa: «C'è una legge e dobbiamo rispettarla per la salute e l'incolumità di tutti - ha scritto sul suo profilo Facebook don Biagio Errico -, ma quanto fa male pensare che dei giovani, senza alcuna possibilità di difendersi, siano stati sottoposti all'umiliazione di un carabiniere che sotto la divisa non ha cuore, di umano e (lo spero per lui) di cristiano. Come fai ad attribuire una multa imbarazzante a dei ragazzi che non hanno mai spacciato, rubato o commesso reati molto più grandi del semplice indossare la mascherina? Come fai a sottrarre centinaia e migliaia di euro a delle famiglie che già fanno fatica ad andare avanti in questo periodo?».

La denuncia del sacerdote si inserisce nel dibattito inevitabile sulla severità dei controli durante la cosiddetta Fase2. Un rigore invocato da molti perché non si torni a un picco di contagi e quindi a un nuovo lockdown ma talvolta sfociato in un'applicazione troppo zelante del decreto legge sul contenimento dell'infezione, come è avvenuto nel caso denunciato a Lecce pochi giorni fa del vigile urbano che durante la funzione funebre di una ragazza continuava a chiedere le generalità ai presenti senza tenere conto del momento. 
In questo caso a far riflettere è invece il contesto sottolineato dal sacerdote: i ragazzi avranno pur sbagliato ma le loro famiglie si troveranno a gestire un problema dal punto di vista economico.
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