Focolaio Covid all'Oncologico, stop alle cure chiemioterapiche: malati di tumore rimandati indietro. La Asl: «Sanificazione e dal 10 si riparte»

Focolaio Covid all'Oncologico, stop alle cure chiemioterapiche: malati di tumore rimandati indietro. La Asl: «Sanificazione e dal 10 si riparte»
di Paola ANCORA
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Venerdì 5 Marzo 2021, 19:57 - Ultimo aggiornamento: 23:26

Il Covid blocca le terapie salvavita per i malati di tumore. Dopo l'accertamento di un focolaio da nuovo coronavirus nel reparto di Oncologia dell'ospedale di Lecce, è stata disposta la sospensione delle cure chemioterapiche anche per quei malati che raggiungono il reparto ogni giorno o settimanalmente, dai paesi della provincia, per sottoporsi alle terapie sotto stretto controllo medico.

Le segnalazioni giunte al nostro giornale, in queste ore, sono state diverse: dall'altra parte del telefono, uomini e donne malati e terrorizzati dal non poter combattere il cancro con ogni mezzo, figli e amici di malati furibondi e disperati, in cerca di risposte, di un aiuto, di una soluzione a questa pandemia che ha mandato in tilt la già malandata sanità pugliese.

«Mi sono presentato ieri e mi hanno rispedito indietro, dicendomi di tornare l'11 marzo» racconta Marco (il nome è di fantasia per tutelare la privacy, ndr). Lo stop andrà avanti certamente fino a mercoledì prossimo, 10 marzo, mentre la Asl cerca in queste ore una soluzione che garantisca ai malati oncologici di continuare a curarsi e di sperare in una guarigione. Il problema, peraltro, riguarda soltanto coloro i quali sono in cura con la chemioterapia, mentre i malati che necessitano di radioterapia continuano regolarmente le loro sedute in ospedale. 

Come uscirne? Quali strutture possono garantire a queste persone il loro diritto alle cure? E se non ne esistono nella provincia o non ne esistono di pubbliche, perché non consentire loro di spostarsi altrove, nella regione, magari riconoscendo un contributo o “ristoro”? Parliamo di pazienti fragili, la cui vita spesso è appesa non solo all'essenzialità della cura stabilita dai medici, ma anche alla volontà di combattere una guerra difficile, alla capacità di coltivare ogni giorno la speranza, ma senza edulcolarla mai.

A loro, dobbiamo uno sforzo in più, una attenzione in più. Una risposta. 

In serata, la Asl ha inviato una nota alle redazioni chiarendo che «per riavviare in piena sicurezza le cure per i pazienti oncologici nel Polo Oncologico del Vito Fazzi è stata disposta la sanificazione dei locali adibiti alle visite e ai trattamenti antineoplastici. Per questa ragione la Direzione medica del PO Vito Fazzi ha disposto la sospensione temporanea delle visite in presenza e dei trattamenti fino a martedì 9 marzo 2021. I pazienti sono stati tutti contattati tempestivamente e rassicurati sull'assenza di effetti negativi in seguito a qualche giorno di ritardo. Non c’è stata alcuna interruzione per i controlli (follow up e terapie orali) effettuati da remoto e questa modalità sarà ulteriormente utilizzata considerando la gravità della pandemia. Per ulteriore sicurezza dei pazienti e degli operatori, si sta provvedendo ad attivare un percorso specifico per l’esecuzione dei tamponi naso-faringei per SARS COV2 ai pazienti oncologici prima del trattamento. La programmazione dei controlli strumentali (tac, risonanze, pet, esami endoscopici) non ha subito cambiamenti e il Coro non ha interrotto la sua attività. Un'équipe oncologica dedicata continua ad assicurare assistenza adeguata ai pazienti oncologici ricoverati al Dea».

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