Casalinga mette in vendita il bimby ma viene raggirata: condannati in tre per truffa

Casalinga mette in vendita il bimby ma viene raggirata: condannati in tre per truffa
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Domenica 15 Ottobre 2023, 21:08

Casalinga mette in vendita su internet il bimby e tre uomini col pretesto di acquistarlo la raggirano facendole versare 1800 euro. Il caso finito in Tribunale, si è chiuso nei giorni scorsi, con la condanna dei tre per truffa, in particolare G.F e L.F (pena sospesa) sono stati condannati a 10 mesi di reclusione e mille euro di multa, invece per D.T. la pena di 10 mesi e 600 euro di multa.

I fatti sono accaduti nel 2020

I fatti – denunciati ai carabinieri dalla donna - si sono verificati nell’agosto 2020.

I tre uomini finiti sul banco degli imputati, sulla scorta del racconto della vittima e delle successive indagini degli inquirenti, rispondevano di truffa aggravata in concorso tra loro e con altre persone non identificate, “per essersi procurati l’ingiusto profitto pari a 1800 euro ai danni di una donna” che aveva versato la somma in due trance differenti su altrettante postepay. In particolare i tre uomini – secondo l’accusa – avrebbero indotto in errore la casalinga mediante artifizi e raggiri, dopo averla contattata telefonicamente con l’aiuto di un’altra donna – non individuata nelle indagini - a seguito del tentativo da parte della signora di vendere l’elettrodomestico Bimby sul sito internet “subito.it” alla cifra di 400 euro. Nella telefonata alla casalinga sarebbe quindi stato richiesto di recarsi presso uno sportello Atm di Calimera per eseguire delle operazioni utili ad eseguire la vendita. Al contrario il meccanismo innescato attraverso un codice suggerito al telefono ha portato la donna a versare la somma complessiva di 1800 euro, che venivano accreditate sulle due postepay.

La condanna

Operazione chiusa e contatto svanito, sino alla sentenza del giudice della prima sezione penale, Valeria Fedele, che ha inoltre condannato i tre, in solido, al risarcimento del danno nei confronti della casalinga, difesa dall’avvocato Agnese Lorenzo.

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