Lecce, sorpresa al cantiere per i nuovi campi sportivi: dagli scavi altri resti di una antica villa medievali

Lecce, sorpresa al cantiere per i nuovi campi sportivi: dagli scavi altri resti di una antica villa medievali
di Stefania DE CESARE
4 Minuti di Lettura
Sabato 19 Febbraio 2022, 11:17 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 16:21

Campi da tennis, basket e paddle laddove sono stati portati alla luce ambienti ipogei medievali, graffiti e materiali ceramici dell'età bizantina e moderna. Riparte l'iter per la realizzazione dell'impianto sportivo polifunzionale di via Potenza a Lecce e dal cantiere spuntano nuovi reperti archeologici. Ieri con delibera di Giunta il Comune ha approvato la variante al progetto con cui si procederà alla realizzazione del grande centro sportivo: nove campi dedicati allo sport e ad attività all'aperto. Un provvedimento reso necessario a seguito di numerose testimonianze del passato rinvenute nell'area di cantiere.

I lavori e la scoperta

Avviati nel 2020 i lavori per la realizzazione dell’impianto sportivo hanno subito uno stop a causa di alcuni importanti ritrovamenti archeologici riportati alla luce nell'area dove fino al 1970 circa sorgeva la Masseria Sant'Elia.

In un primo momento i reperti sono stati attribuiti all’età romana – imperiale. A seguito di successivi saggi, effettuati tra luglio e ottobre 2020 su tutta l’area di cantiere, si è stabilita la corretta datazione dei ritrovamenti di epoca medievale.

Così come si legge nella relazione a firma dell'archeologa Barbara Vetrugno, sono stati portati alla luce alcuni ambienti ipogei relativi ad un insediamento rupestre “realizzato in corrispondenza del salto di quota del banco roccioso, in questo punto costituito da livelli di formazione più recenti della pietra leccese e identificabile nella linea della paleocosta risalente al miocene. Nei riempimenti delle strutture, scavati solo in parte, sono stati recuperati materiali ceramici cronologicamente inseriti tra l’età bizantina e l’età moderna”.
 

 

L’insediamento è costituito da tre ambienti ipogei collegati tra di loro mediante un corridoio esterno e una scala. «Ad oggi risulta impossibile stabilire le reali dimensioni degli ambienti poiché in gran parte occlusi da terreno di riempimento – si legge nella relazione -. Elementi degni di nota sono un arco in muratura, certamente un tentativo di consolidamento della volta, il sistema di approvvigionamento idrico costituito da una cisterna adiacente al corridoio e una serie di graffiti riproducenti croci e imbarcazioni».
Presente anche un corridoio di collegamento che doveva servire anche come deflusso delle acque. A causa delle precarie condizioni statiche delle coperture degli ambienti ipogei la Soprintendenza ha predisposto una «attività di consolidamento delle volte, in occasione della quale sarà possibile effettuare lo scavo archeologico dei riempimenti e individuare elementi per la datazione dell'impianto».

La variante

Alla luce delle scoperte, gli uffici comunali hanno dovuto elaborare una variante al progetto che preservi l'insediamento rurale. Una modifica che ha fatto lievitare i costi iniziali progetto finanziato con 2 milioni e 900mila euro - con oltre 380mila euro questa volta a carico dell'amministrazione comunale. «Siamo felici di poter riavviare il cantiere afferma l'assessore ai Lavori pubblici Marco Nuzzaci -. L'intervento vede coinvolti due assessorati, Lavori pubblici e Impiantistica sportiva, guidato dall'assessore Paolo Foresio. Negli ultimi mesi sono stato impegnato per la chiusura della perizia, di cui ringrazio gli uffici. Adesso dopo il lungo stop possiamo finalmente procedere con i lavori. C'è stato un aumento di capitale di circa 380mila euro che saranno a carico dell'amministrazione e che sono necessari per completare l'opera. È uno sforzo non indifferente ma vogliamo dotare la città di questo importante centro. Puntiamo a chiudere i lavori nel giro di un anno così da poter finalmente donare questo grande impianto sportivo ai leccesi».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA