Consorzi di bonifica, annullate altre due cartelle. I giudici: «Non ci sono benefici»

Consorzi di bonifica, annullate altre due cartelle. I giudici: «Non ci sono benefici»
di Donato NUZZACI
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Martedì 26 Settembre 2023, 21:59 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 14:45

Annullati altri due solleciti di pagamento di contributi ai consorzi di bonifica dalla Commissione tributaria provinciale di Lecce, oggi Corte di Giustizia tributaria di primo grado. Stavolta un privato cittadino è riuscito a dimostrare la mancanza di benefici diretti per il proprio fondo derivanti dalle opere di bonifica da parte dei consorzi Arneo e Ugento-Li Foggi, ottenendo la dichiarazione di illegittimità delle cartelle per gli anni 2017 e 2018. 

Consorzi: provata l'assenza di beneficio diretto


Il cittadino, difeso dall’avvocato Roberto Stefanelli, ha prodotto delle perizie giurate attestanti lo stato dei luoghi e ha chiesto la nomina di un consulente tecnico d’ufficio. Attraverso il deposito di vari rilievi fotografici, la Corte ha preso quindi atto che i fondi del contribuente «si trovano a notevole distanza dal Canale in esame, e sono attraversati da strade asfaltate che impediscono il deflusso delle acque. Inoltre, i canali risultano in gran parte otturati e, comunque, inidonei a garantire un deflusso delle acque ai fondi in questione.

Oltre a ciò, non si è riscontrata alcuna azione di manutenzione o intervento mirato alle opere oggetto di bonifica presenti, e talvolta sono state trovate in completo stato di abbandono e oggetto di opere di vandalismo e ricettacolo di rifiuti». Alla luce di queste considerazioni, «non smentite da alcun elemento contrario», il giudice ha reputato «raggiunta la prova dell’assenza di beneficio diretto o indiretto sui fondi di causa» e ritenuto «illegittima la relativa pretesa impositiva» per l’anno 2017. 

L'altro ricorso


Nel secondo ricorso, contro la cartella emessa per l’anno 2018, il ricorrente ha eccepito tra le altre cose la «carenza dei presupposti impositivi, il difetto assoluto di motivazione e mancata esecuzione di opere generatrici di un beneficio diretto di difesa idraulica per gli immobili ed i terreni», corredando una perizia giurata attestante lo stato dei luoghi. Anche in questo caso la Corte di Giustizia tributaria pochi giorni fa ha rilevato «l’assenza di beneficio diretto o indiretto sui fondi». Le decisioni sono state accolte con soddisfazione dall’avvocato Stefanelli che spiega come «da anni che si dibatte in Salento della questione dei consorzi di bonifica, e nonostante il cambiamento politico avvenuto, in circa 20 anni nessuno lo ha mai risolto, e fondamentalmente il problema lo si può riassumere con una raffigurazione di un cane che si morde la coda». Sul fronte della giurisprudenza di settore, il legale evidenzia che in questo periodo storico, a differenza dal passato, la Corte può accogliere i ricorsi «solo a fronte della prova evidente dell’assenza di un beneficio specifico e diretto verso il terreno di proprietà dell’agricoltore-ricorrente, prova che può essere data solo a seguito di una perizia agronomica giurata e di una copiosa documentazione fotografica». Per questo, l’avvocato Stefanelli auspica dunque «un intervento legislativo di modifica sostanziale dei Consorzi, prevedendo e subordinando il pagamento solo a fronte di un beneficio diretto, e poi una riforma tributaria di estensione del tributo anche ad enti pubblici come Province, Comuni e Acquedotti, perché delle opere di manutenzione stradale e agricola beneficiano non solo gli agricoltori quale detentori di terreni ma le comunità intere».

Consorzi, l'interrogazione in Senato


Intanto, sul tema consorzi si segnala una interrogazione presentata in Senato da Ivan Scalfarotto di Italia Viva: il senatore chiede al Ministro dell’agricoltura Lollobrigida di «avviare una verifica puntuale sull’effettivo stato dei servizi erogati dai consorzi indicati, adottando le iniziative necessarie per coordinare la loro attività». Inoltre, chiede «quali iniziative intenda adottare per avviare una revisione dei tributi richiesti, sospendere la riscossione degli oneri di bonifica, nonché il rimborso di quelli già versati e infine quali ulteriori azioni di sostegno siano in programma per il comparto agricolo pugliese». Soddisfazione per questo atto viene espresso da Alexia Baglivo coordinatrice di Italia Viva a Collepasso e delegata alle politiche giovanili nel coordinamento provinciale di Lecce. 

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