Roma, senza turisti gli alberghi gettano la spugna. Su 1200 strutture, 400 rischiano di non riaprire. "Il fatturato è -92% in meno di un anno fa"

alberghi_chiusi_roma
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di Flavia Scicchitano
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Venerdì 30 Ottobre 2020, 08:00

«Su 1.200 alberghi nella Capitale, ora il 50% è vuoto e il 50% non ha mai riaperto dopo il primo lockdown. Nei mesi di luglio e agosto nelle strutture aperte le occupazioni non hanno superato il 25%. Abbiamo perso il 92% di presenze rispetto all’anno precedente. La previsione è che il 40% degli albergatori non riaprirà mai più». 
A lanciare l’allarme è Francesco Gatti, presidente di Assohotel Confesercenti Roma, in una conferenza stampa sulla terrazza dello storico bar Ciampini di Trinità dei Monti, insieme ai rappresentanti del settore turistico di Confesercenti Roma e Lazio e di Assoturismo Roma. Obiettivo di albergatori, ristoratori, titolari di bar, agenzie di viaggio e guide turistiche: misure adeguate di salvaguardia per il turismo alla luce delle misure introdotte dal Governo per fronteggiare i contagi da Covid-19. L’alternativa, avvertono, è scendere in piazza. 


Secondo i dati di Assoturismo la perdita stimata è di oltre 900 milioni di fatturato. Ma la crisi sanitaria è costata cara ai vari settori del turismo romano, non solo agli alberghi. Tra ristoranti, pub e bar, si contano circa 35 mila imprese a Roma e nel Lazio, con circa 200 mila addetti. 
«Il nuovo dpcm - spiegano le associazioni di categoria - condanna a morte l’intera filiera del turismo e dell’agroalimentare.

Si rischia la chiusura di 8 mila aziende con perdita di lavoro per minimo 25 mila dipendenti nel solo territorio romano. Gli aiuti proposti sono insufficienti, occorrono misure di sostegno economico immediate e adeguate per evitare migliaia di fallimenti». 


Male anche le strutture extralberghiere, come i B&B, quasi 5 mila quelle regolari a Roma: circa il 30% di esse ha chiuso. A rischio anche agenzie di viaggio, guide turistiche, noleggiatori Ncc e balneari. Tra le misure richieste: rivedere il sistema applicativo del credito d’imposta per gli affitti; inserire le attività alberghiere nel Dl Ristori; sospensione degli sfratti fino a dicembre 2021; abolizione fino a fine pandemia delle imposte e tariffe comunali e della tassa di soggiorno; revisione del Piano pullman; abolizione immediata della Ztl nel centro di Roma; apertura serale delle attività di ristorazione su prenotazione.
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