Addio mascherine all'aperto, ecco da quando: c'è l'ok di (quasi) tutti gli esperti. Ma De Luca proroga l'obbligo

La maggior parte dei virologi e degli infettivologi favorevole, ma in Campania De Luca proroga l'obbligo fino a fine mese

Addio mascherine all'aperto, ecco da quando: c'è l'ok di (quasi) tutti gli esperti. Ma De Luca proroga l'obbligo
Addio mascherine all'aperto, ecco da quando: c'è l'ok di (quasi) tutti gli esperti. Ma De Luca proroga l'obbligo
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Martedì 8 Febbraio 2022, 14:01 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 12:45

Con lo stop alle mascherine all'aperto, previsto da venerdì 11 febbraio, arrivano pareri discordanti da parte degli esperti. La maggior parte di loro è favorevole, ma non manca chi invita alla prudenza. E in Campania, il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, decide per prorogare l'obbligo.

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Stop mascherine all'aperto, Bassetti: «Ottimo segnale, servono a poco»

«Lo stop alle mascherine all'aperto è un ottimo segnale.

La situazione è migliorata e possiamo dirlo: le mascherine all'aperto sono servite poco e in generale servono a poco. È una misura altamente cosmetica, infatti il provvedimento è stato preso quando è arrivata Omicron ed è stato di facciata e non di rilevanza. È un primo passo sulla strada per levare la mascherina al chiuso». Lo dice all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, commentando la fine dell'obbligo della mascherina all'aperto che dovrebbe scattate dal prossimo venerdì come annunciato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Anche la possibilità che non venga prorogato lo stato d'emergenza oltre il 31 marzo «è una altra misura di buon senso», rimarca Bassetti. «Piano piano si sta usando il buon senso. Ma serve un'accelerazione anche su altri limiti, come quello alla capienza degli stadi, e fermare questa corsa ai tamponi».

Stop mascherine all'aperto, Pregliasco: «Giusto togliere una norma di passaggio»

«Un fatto atteso e necessario, che va verso una normalizzazione e un'autoresponsabilizzazione di ognuno di noi in una condizione che oggettivamente sta migliorando». Così il virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano, sullo stop all'obbligo di mascherina all'aperto che dovrebbe scattare dall'11 febbraio. «All'aperto non c'è questo grande rischio di contagio», ricorda l'esperto all'Adnkronos Salute. E l'obbligatorietà della mascherina «era una norma di passaggio. Quindi ci sta che ora possiamo toglierla. Facciamolo - conclude Pregliasco - ma con attenzione e prudenza». 

Stop mascherine all'aperto, Andreoni: «Ci saranno contagi, meglio averla sempre con sé»

Lo stop all'obbligo della mascherina all'aperto «inevitabilmente porterà a qualche contagio in più, soprattutto con Omicron così diffusa e con l'alto numero di casi che ancora vengono registrati». Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), commentando la possibilità da venerdì si possa uscire per strada senza indossare il dispositivo di protezione. Andreoni rimarca che «anche all'aperto c'è un rischio di contagio dovuto agli assembramenti» e quindi «pur capendo il motivo di questa scelta politica, il mio consiglio - suggerisce l'infettivologo - è di tenere una mascherina sempre con sé e tirarla fuori se mancano le condizioni di sicurezza».

Stop mascherine all'aperto, Pistello: «Ormai ha poco senso»

Oggi «l'obbligo della mascherina all'aperto ha poco senso: abbiamo un'incidenza dei casi più bassa, le temperature più calde ci aiuteranno e stanno anche diminuendo le infezioni respiratorie legate all'influenza. Un quadro che ci dice che ci stiamo avviando a grandi passi verso una situazione epidemiologica diversa e più sotto controllo». Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Mauro Pistello, direttore Unità di virologia Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, vicepresidente della Società italiana di microbiologia e tra i fondatori della rete di sequenziamento dell'Istituto superiore di sanità, commentando la fine dell'obbligo di mascherine all'aperto da venerdì. «Sono d'accordo con tutti i provvedimenti che il Governo ha preso nelle ultime settimane, l'unica fuga in avanti mi sembra quella di voler ragionare sul togliere nel prossimo futuro l'obbligo vaccinale per gli over 50. Così non diamo un segnale dell'importanza di vaccinarsi anche in primavera e in estate», conclude il virologo.

Campania, obbligo di mascherine all'aperto fino a fine febbraio

«Non andate di fretta. Terremo, in Campania, l'obbligo delle mascherine. Non è un grande sacrificio. In Campania noi saremo più prudenti che nel resto d'Italia. A volte ho la sensazione che a Roma pensano di cancellare il covid rompendo il termometro ma non è così. Bisogna essere estremamente prudenti». Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. «Teniamo - ha rimarcato De Luca - la mascherina qualche settimana in più in Campania, così stiamo più tranquilli. Superiamo almeno questo periodo di feste con San Valentino e Carnevale. Ma teniamoci prudenti. Almeno per il mese di febbraio continuiamo a mantenere le mascherine».
De Luca ha partecipato a un sopralluogo all'aeroporto di Salerno Costa d'Amalfi per l'avvio dei lavori per l'allungamento della pista. «Cerchiamo di arrivare - ha aggiunto - alla fine dell'emergenza che è prevista in Italia per la fine del mese di marzo. Ma teniamoci prudenti perché la Campania è la regione con la più alta densità abitativa d'Italia e quindi cerchiamo di avere un poco di prudenza in più. Abbiamo già fatto un miracolo per la gestione di questa ondata di epidemia perché abbiamo 15mila dipendenti in meno nella sanità pubblica campana dopo i dieci anni di commissariamento. I cittadini sono stati, nel complesso, responsabili». «Dobbiamo completare - ha aggiunto - la vaccinazione per i bambini della fascia 5-11 anni ma sta andando bene. Ieri eravamo a 181mila bimbi vaccinati. Nonostante il disastro fatto dal Ministero della Pubblica Istruzione e il caos che ha determinato per le famiglie, i presidi e per gli alunni. Guardiamo avanti. Ci avviamo verso una nuova normalità».

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