Operazione dei carabinieri nel Foggiano: due gruppi criminali nel mirino indiziati di spaccio, estorsione e ricettazione

Operazione dei carabinieri nel Foggiano: due gruppi criminali nel mirino indiziati di spaccio, estorsione e ricettazione
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Martedì 1 Febbraio 2022, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 12:58

Maxi operazione nel Foggiano. Misure cautelari e perquisizioni sono in corso da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia coordinati dalla locale procura. Nell'operazione sono impegnati più di 100 militari, supportati dai Reparti Specializzati dell'Arma.

Le indagini svolte dalle Compagnie di San Severo e Manfredonia hanno in particolare permesso di aggredire due gruppi criminali nei cui confronti sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza per sequestro di persona, detenzione e spaccio continuato di sostanze stupefacenti, estorsione, tentata estorsione, ricettazione e detenzione illegale di armi da sparo.

Nel mirino San Severo e Manfredonia

Sono diverse decine le perquisizioni in corso nelle aree sensibili di San Severo e Manfredonia. L'operazione denominata «Macchia Bianca», è cominciata nella notte e tra i reparti specializzati dell'Arma che vi partecipano ci sono lo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori, Compagnie di Intervento Operativo dei Reggimenti Mobili, Nuclei Cinofili e il Nucleo Elicotteri. 

Sequestrarono uno spacciatore per ore

Lo hanno sequestrato per ore in un casolare di campagna e minacciato puntandogli in faccia un fucile per imporre l'acquisto di cocaina. Nell'operazione i carabinieri hanno arrestato tre foggiani con le accuse di sequestro di persona, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e tentata estorsione nonché detenzione di armi clandestine. L'indagine è partita subito dopo l'arresto in flagranza di uno spacciatore di 22 anni fermato ad agosto scorso perché trovato in possesso nella zona del porto turistico di Manfredonia di 19 dosi di cocaina e di 100 euro.

I militari hanno verificato che il giovane spacciava in zone centrali del comune foggiano o in località Monticchio alla periferia del paese.

Era solito nascondere la droga in alcune fioriere o in alcuni terreni. I militari hanno anche scoperto che il 22enne si riforniva da un pluripregiudicato del posto che si imponeva come unico fornitore. Ma la qualità pessima della cocaina ha indotto il 22enne ad acquistarla da un diverso fornitore. Quando il pluripregiudicato lo ha scoperto, per il torto commesso, prima lo ha attirato in una zona di campagna e poi lo sequestrato in un casolare a Macchia frazione di Monte Sant'Angelo (Foggia).

Qui il 22enne è stato minacciato pesantemente anche con un fucile. Solo il tempestivo intervento dei carabinieri ha scongiurato il peggio. Nella circostanza oltre ad aver liberato il 22enne, i militari hanno anche rinvenuto un fucile a canne mozze modificato. Nel corso delle indagini hanno accertato che lo spacciatore era stato costretto a versare al pluripregiudicato la somma di 5mila euro pari all'importo della cocaina acquistata da un altro fornitore. Secondo chi indaga l'attività di spaccio fruttava mediamente 500 euro al giorno nei periodi invernali per arrivare ai 1200 euro durante la stagione estiva.

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