Uccide un suo amico a soli 16 anni ma il giudice riconosce che la "colpa" è dei videogiochi troppo violenti. Un ragazzo di 16 anni ha sparato in faccia un amico a distanza ravvicinata nella cittadina di Kesgrave nel Regno Unito. Dopo un anno di processo alla fine è arrivata la sentenza che pone un'attenuante sul giovane omicida che sarebbe stato "desensibilizzato" da videogame violenti.
Leggi anche > Travestito da joker accoltella passeggeri e appicca incendio sul treno
Il legale del giovane ha affermato che l'imputato era stato introdotto ai giochi violenti, adatti ai maggiori di 18 anni, all'età di 9 anni, passando poi a quelli in realtà virtuale, vedendo così alterare la sua percezione del reale. Il giovane è stato trovato inoltre in possesso di un fucile da caccia con cui aveva dichiarato apertamente di voler mettere in serio pericolo la vita di altre persone.