Sedicenne uccide l'amico a sangue freddo. Il giudice: «Colpa dei videogame violenti»

Il ragazzo avrebbe avuto una visione distorta della realtà a causa dei videogame violenti a cui giocava dall'età di 9 anni senza alcun controllo

Sedicenne uccide l'amico a sangue freddo. Il giudice: «Colpa dei videogame violenti»
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Martedì 2 Novembre 2021, 15:43

Uccide un suo amico a soli 16 anni ma il giudice riconosce che la "colpa" è dei videogiochi troppo violenti. Un ragazzo di 16 anni ha sparato in faccia un amico a distanza ravvicinata nella cittadina di Kesgrave nel Regno Unito. Dopo un anno di processo alla fine è arrivata la sentenza che pone un'attenuante sul giovane omicida che sarebbe stato "desensibilizzato" da videogame violenti.

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Il legale del giovane ha affermato che l'imputato era stato introdotto ai giochi violenti, adatti ai maggiori di 18 anni, all'età di 9 anni, passando poi a quelli in realtà virtuale, vedendo così alterare la sua percezione del reale. Il giovane è stato trovato inoltre in possesso di un fucile da caccia con cui aveva dichiarato apertamente di voler mettere in serio pericolo la vita di altre persone.

Il ragazzo non ha nascosto il suo intento di mettere in pratica quello che vedeva nei videogame, dimostrando, come sostiene il suo legale, uno stato psichico alterato.

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