Privatizzazioni, con Poste raggiunto obiettivo 2015. Poi toccherà a Fs e Anav

Privatizzazioni, con Poste raggiunto obiettivo 2015. Poi toccherà a Fs e Anav
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Sabato 31 Ottobre 2015, 15:53 - Ultimo aggiornamento: 15:54
Obiettivo privatizzazioni raggiunto per il 2015, anche se con l'aiuto di voci che in senso stretto non sono cessioni di società. Grazie ai 3,1 miliardi ricavati dal collocamento di Poste Italiane (che potrebbero diventare 3,4 qualora gli investitori istituzionali esercitassero in pieno l'opzione Greeshoe) il ministero dell'Economia può certificare il raggiungimento nell'anno di quota 6,5 miliardi, pari allo 0,4 per cento del Pil: ovvero il traguardo indicato nel Documento di economia e finanza.



L'altra grande operazione è quella realizzata a febbraio scorso, con la cessione a banche nazionali e internazionali del 5,74 per cento di Enel, con un introito di 2,2 miliardi. Completano il quadro il rimborso dei Monti bond da parte del Monte dei Paschi di Siena, per un valore di 1,1 miliardi e il dividendo straordinario di 200 milioni (per esubero di capitale) riconosciuto al Tesoro dall'Enav, operazione che di fatto riduce il valore della partecipazione di Via Venti Settembre.



Come previsto dalla legge, tutti questi ricavi andranno direttamente a ridurre il debito pubblico. Proprio con l'Enav e con Ferrovia dello Stato - ha confermato il ministro dell'Economia Padoan - proseguirà l'anno prossimo il percorso delle privatizzazioni, che dovrà assicurare poco più di otto miliardi, ovvero lo 0,5 per cento del Pil.