Sciopero attori e autori di Hollywood, le perdite potrebbero superare gli 8 miliardi di dollari

Da Los Angeles a New York i contraccolpi dell'indotto. In Georgia in gioco 3,5 miliardi in stipendi

Sciopero attori e autori di Hollywood, le perdite potrebbero superare gli 8 miliardi di dollari
Sciopero attori e autori di Hollywood, le perdite potrebbero superare gli 8 miliardi di dollari
di Angelo Paura
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Mercoledì 6 Settembre 2023, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 16:11

Milt&Edie's è una delle lavanderie più famose di Hollywood: è attiva da più di 50 anni, si trova a pochi metri dai Warner Bros studio di Los Angeles e ha contratti di collaborazione con Disney, Hbo e DreamWorks.

Negli ultimi mesi lo sciopero degli autori e degli attori sta mettendo questa piccola impresa in seria difficoltà. «Abbiamo perso circa il 20% del nostro fatturato e nei prossimi mesi la situazione non migliorerà affatto», dice Robert Shapiro , manager del gruppo. A oltre 4.000 chilometri di distanza, a New York , un altro Robert sostiene di aver perso decine di migliaia di dollari e ora sta pensando di licenziare due dipendenti del suo servizio di catering, che da anni lavora con le produzioni di cinemaetv. Lo sciopero degli autori sta sconvolgendo l'intero settore della produzione cinematografica, con miliardi di dollari di perdite per l'economia americana.

LITRO

Le proteste sono iniziate il 2 maggio, quando circa 11.500 iscritti al sindacato Writers Guild of America hanno smesso di lavorare per chiedere da una parte un aumento dei compensi e maggiori tutele soprattutto per lo streaming dei contenuti online, dall'altra un accordo sull'uso dell'intelligenza artificiale che - sostengono - nei prossimi anni metterà a rischio la loro professione. A metà luglio si sono uniti anche gli attori del SAG-AFTRA, un sindacato che ha 160.000 iscritti in tutto il mondo. Dietro agli effetti più palesi degli scioperi, ovvero gli enormi ritardi nelle produzioni di serie tv e film, si nasconde una perdita economica sia all'interno che all'esterno del settore. Una stima fatta dal portale di confronto Finty sostiene che lo sciopero costa circa 150 milioni di dollari a settimana agliStati Uniti . Secondo un'analisi della California State University Northridge, solo in California l'impatto dei primi 100 giorni di scioperi sarebbe stato di oltre 3 miliardi di dollari di perdite, che potrebbero superare gli 8 miliardi se le proteste dovessero continuare fino a novembre. Una disgrazia per la California che prevede di avere un deficit nel budget annuale di 32 miliardi. L'industria cinematografica degli Studios dà lavoro a circa 700.000 persone in California - il 5% della forza lavoro - ea 1,7 milioni di persone all'esterno della California, pagando in tutto 158 miliardi all'anno in stipendi.

I RISCHI

Queste perdite coinvolgono anche altri stati americani. Nel 2022 a New York, il grande centro di produzione dopo Los Angeles, il settore ha dato lavoro a 101.000 persone, sostiene un’analisi del Center for New York City Affairs della New School. Ma aggiungendo anche lavori come quello dei trasporti, del catering, delle riprese si arriva a 180.000 posti, circa il 5% del totale dei posti di lavoro di New York, lo stesso numero di Wall Street. In Montana invece lo sciopero sta togliendo lavoro a taglialegna che avrebbero costruito i set, ai proprietari di cavalli, ai ristoranti dell’area, come ha ricordato in un’intervista alla radio locale di NPR Tina Buckingham, direttrice del cast della serie tv Yellowstone. C’è poi la Georgia, dove i crediti sulle tasse per incentivare la produzione di film nello stato hanno fatto sì che nel 2022 venissero distribuiti 3,5 miliardi di dollari in stipendi che potrebbero sparire nel 2023. Intanto gli scioperi stanno colpendo duramente sia gli attori che gli autori, da mesi vivono senza stipendio: in questi giorni George Clooney, Matt Damon, Leonardo Di Caprio, Meryl Streep e altre star di Hollywoodhanno raccolto 15 milioni di dollari per sostenere chi sta protestando. Dopo il mancato accordo con gli Studios continuano infatti le manifestazioni davanti alle sedi di Sony, Warner Bros, Netflix con picchetti organizzati ogni mattina. Questo sciopero non sta solo mostrando le fragilità di Hollywood e il suo impatto economico globale, ma anche le disuguaglianze del settore: l'80% degli iscritti al sindacato degli attori SAG-AFTRA guadagna meno di 27.000 dollari l'anno, mentre i capi dei colossi dell'intrattenimento hanno stipendi da 100 milioni di dollari. E ci sono storie di attori come quella di Josh Hooks, 43enne che prima dello sciopero aveva iniziato ad avere più ruoli in serie tv e film e ora, per continuare a fare sciopero ea mantenersi, fa le pulizie negli appartamenti di Venice.

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