Bollette e fatture: ecco quanto tempo devono restare nel cassetto

Bollette e fatture: ecco quanto tempo devono restare nel cassetto
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Sabato 25 Settembre 2010, 17:59 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 19:52
ROMA (14 settembre) - Essere sommersi di carte l'incubo di tutti: ma attenzione ai raptus che di tanto in tanto ci portano a fare piazza pulita di fatture, contrassegni e scontrini. Perch se un'amministrazione batte cassa per un bollettino gi pagato, la prova tutta l: in quella ricevuta che nel marasma rischia di finire nel cestino.



E allora è bene sapere quanto tempo vanno tenute queste “prove”. Del contrassegno assicurativo, ad esempio, ci si può sbarazzare dopo appena un anno, mentre la radiografia o le ricevute dei contributi previdenziali vanno conservati vita natural durante. Che sia la banca, una società o un'amministrazione a battere cassa o il consumatore stesso a farsi sentire, la procedura che si apre è sempre relativa a un diritto da rivendicare. Quindi la validità delle ricevute dipenderà dalla prescrizione di quel diritto. «Se un televisore, ad esempio, si rompe il giorno prima della scadenza della garanzia biennale, si hanno ancora 60 giorni di tempo per denunciare il guasto», ricorda Massimo Giliberti, consulente dell'Adiconsum. Catalogare, voce per voce, o anno per anno, le tanto invise carte è una buona soluzione. E qualche consiglio può aiutare a sapere quando è possibile liberarsene.



Le associazioni di consumatori consigliano di conservare per sempre la documentazione per la compravendita della casa; gli atti notarili, di matrimonio e di separazione; le ricevute di pagamento delle rate dei mutui e dei contributi previdenziali e i referti medici. Per le fatture di alberghi e ristoranti è sufficiente aspettare 6 mesi, mentre è bene tenere nel cassetto per tre anni la fattura dell’avvocato o del notaio.



La ricevuta di pagamento del canone tv, delle bollette per l’energia elettrica, il gas
e i rifiuti vanno conservate per 10 anni. Non meno di 5, se si tratta dei canoni d'affitto, delle spese condominiali, dell’ICI, del bollo auto, del verbale della contravvenzione e - se utilizzate a fini fiscali - delle quietanze delle polizze vita. La copia della denuncia dei redditi va conservata per non meno di 7 anni dalla presentazione, mentre gli estratti conto bancari vanno contestati entro due mesi. In caso di errori o omissioni sostanziali della banca, però, ci sono altri 10 anni di tempo. Insomma, per non correre rischi, serve un po’ pazienza. E tanto ordine.