Truffa all'anziana nonnina, via con soldi e gioielli. Identificati ma irreperibili

Truffa all'anziana nonnina, via con soldi e gioielli. Identificati ma irreperibili
di Alfonso SPAGNULO
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Domenica 17 Settembre 2023, 18:49 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 11:44

Fingendosi, rispettivamente, il nipote di una nonnina di 86 anni e un dipendente di Poste Italiane incaricato delle consegne dei pacchi, riuscirono a farsi consegnare dall’anziana fasanese 650 euro in contanti e tutti i suoi gioielli, comprese le fedi nuziali. 
A distanza di tempo dalla truffa, commessa a Fasano il 10 settembre del 2019, gli investigatori sono riusciti ad identificare gli autori del raggiro, ma nel frattempo i due truffatori si sono resi irreperibili. Il pm titolare del fascicolo di indagine ha anche predisposto il decreto di citazione diretta a giudizio a loro carico, ma quel provvedimento rischia di restare carta straccia. 

Gli autori della truffa sono irreperibili


«Spacciandosi – scrive il sostituto procuratore della Repubblica di Brindisi Giuseppe De Nozza nel decreto di citazione diretta a giudizio – per il nipote della persona offesa (del quale simulava ed imitava, peraltro, la voce) e il complice per un dipendente delle Poste incaricato della consegna alla persona offesa di un pacco, inducevano l’86enne a ritenere che l’interlocutore fosse il nipote e, quindi, a consegnare al finto dipendente delle poste la somma in contante di 650 euro più una serie di oggetti in oro».

Quel giorno i due truffatori, entrambi cittadini pakistani, sulla carta residenti a Napoli, il più grande ha 48 anni, il più giovane di anni ne ha 37, rimediarono un bottino di tutto rispetto. 

Soldi e gioielli


La nonnina (che allora aveva 86 anni ma ora è novantenne) consegnò loro una collana con sterlina, un giro gola, una collana di antica fattura, un bracciale rigido, un altro bracciale, tre paia di orecchini a goccia, un orologio, tutti i gioielli in oro giallo, le due fedi nuziali su cui erano incisi il suo nome e quello del marito oltre la data del loro matrimonio, il 18 luglio 1960. Presi soldi e gioielli i due truffatori fecero immediatamente perdere le tracce. Quando la nonnina si rese conto di essere stata vittima di un raggiro chiamò i carabinieri. Partendo dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza in funzione lungo la strada dove la pensionata vive, i militari dell’Arma della compagnia fasanese sono riusciti ad identificare gli autori della truffa.

Furfanti spariti nel nulla 

Peccato che nel frattempo i due si siano volatilizzati ed entrambi sono stati dichiarati “irreperibili” con un decreto emesso il 13 aprile scorso dalla magistratura. 
C’è da scommettere che il 16 novembre prossimo, giorno della prima udienza del perocesso a loro carico, in aula a Brindisi, dinanzi al tribunale (giudice Adriana Almiento) non si presenteranno. Con ogni probabilità saranno condannati in contumacia, ma difficilmente sconteranno la pena. Con buona pace, se così si può dire, dell’anziana fasanese che hanno derubato dei soldi che aveva messo da parte e dei monili di oro che erano i ricordi di un’intera esistenza.
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