Il Tribunale di Brindisi sospende il fermo della Ocean Viking

Gli avvocati della ong avevano presentato un ricorso 'inaudita altera parte' in via cautelare contro il fermo amministrativo che si basava sulla violazione del 'decreto Piantedosi'

Il Tribunale di Brindisi sospende il fermo della Ocean Viking
Il Tribunale di Brindisi sospende il fermo della Ocean Viking
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 16:50

Il Tribunale di Brindisi ha sospeso il fermo amministrativo di 20 giorni imposto alla nave Ocean Viking, della ong Sos Mediterranée, il 9 febbraio scorso dopo l'arrivo nel porto del capoluogo messapico con a bordo 261 migranti. La notizia, riportata da Libero e dalla Verità, è confermata all'Ansa dalla stessa ong.

Sulla legittimità del provvedimento il Tribunale si pronuncerà il prossimo 14 marzo.

Gli avvocati della ong avevano presentato un ricorso 'inaudita altera parte' in via cautelare contro il fermo amministrativo che si basava sulla violazione del 'decreto Piantedosi'. Due le previsioni di legge che sarebbero state violate: il mancato rispetto delle indicazioni della Guardia Costiera libica e il divieto di fare salvataggi multipli.

Il provvedimento

"L'opposizione appare sostenuta - si legge nel provvedimento del Tribunale - da un fumus di fondatezza in ordine alla possibile carenza di competenza di accertamento e sanzionatoria in campo alle autorità amministrative italiane". Inoltre - secondo i giudici, riporta Libero - "il perdurare della misura del fermo amministrativo è suscettibile di pregiudicare in modo irreversibile il diritto da parte della Sos Méditerranée Ocean Viking di esercitare la propria attività di soccorso in mare, in cui si realizzano le sue finalità sociali, come evincibile dall'accordo di partenariato con la Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa". La nave era stata intanto già trasferita a Siracusa nei giorni scorsi, autorizzata dalla Capitaneria di porto, nell'ambito di una procedura 'denominata 'Single voyage'. Si tratta di una prassi già richiesta in altre circostanze dalle ong.

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