Rete Europea degli Scali: Brindisi inserita nel corridoio Baltico-Adriatico

Rete Europea degli Scali: Brindisi inserita nel corridoio Baltico-Adriatico
di Francesco TRINCHERA
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Venerdì 14 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18:02

La commissione “Tran” del parlamento europeo ha detto sì all’inserimento di Brindisi e Lecce all’interno del corridoio Baltico – Adriatico nella rete Ten-T.

La decisione


Ieri mattina, infatti, sono stati votati gli emendamenti al testo che costituirà la base negoziale dell’assise di Strasburgo nel processo di revisione del network di trasporti europeo, che è formato da una rete principale (chiamata “core”) da completare entro il 2030 ed una più estesa (chiamata “comprehensive”) nel 2050, con l’inserimento di una rete intermedia (chiamata “extended core”) che avrà tempistiche sino al 2040, in cui è inserito parte dell’ampliamento del Baltico-Adriatico che comprende il tratto in Puglia. Brindisi e Lecce guardavano soprattutto all’aggiornamento della mappa della rete per entrare proprio nei nove corridoi principali: un tema che è sempre stato oggetto di discussione da quando questi ultimi sono stati introdotti ma che sembrava non aver trovato inizialmente sbocco nel processo di revisione avviato nel 2021.

Modificata la posizione iniziale

Originariamente, infatti, la proposta della Commissione europea prevedeva che il Baltico – Adriatico fosse prolungato ma solo nel tratto tra Ravenna e Bari. Ora, con questo voto, le due città possono sperare che nel negoziato inter-istituzionale si possa confermare questa scelta. Più nel dettaglio, la soluzione scelta dai due relatori del provvedimento, ovvero il francese Dominique Riquet (Renew Europe) e l’austriaca Barbara Thaler (Partito popolare europeo) è stata quella di arrivare a più “emendamenti di compromesso”, che raggruppavano tutti quelli che erano stati presentati dai vari parlamentari e che avevano delle tematiche simili tra loro. 
Uno di questi raggruppava le diverse modifiche proposte per la mappa dei corridoi, prevedendo che alla rete “extended core”, ma sempre nel corridoio Baltico – Adriatico, sia inserita anche la tratta ferroviaria tra Bari e Lecce passando per Brindisi, incorporando di fatto il precedente emendamento di una serie di parlamentari leghisti capitanati da Marco Campomenosi (Identità e democrazia), che è stato anche relatore ombra del provvedimento alla “Tran” ma che aveva visto anche altri parlamentari chiedere modifiche simili. In questo senso si inserisce anche la scelta di inserire Lecce tra i nodi urbani principali (diventando implicitamente punto cardine del prolungamento del Baltico – Adriatico), secondo quanto contenuto in un altro emendamento di compromesso che raggruppava proprio le proposte su questo e che recepisce quanto proposto da Mario Furore del Movimento 5 stelle (non iscritti). 

L'ex "Corridoio 8"

Infine, c’è anche spazio per un altro aspetto che riguarda Brindisi anche se nel testo non si fa esplicito riferimento: in un ulteriore emendamento di compromesso che è stato approvato , infatti, è stato inserito anche il testo dell’eurodeputata di Forza Italia (Partito popolare europeo) Lucia Vuolo, con cui si chiedeva di prolungare il corriodoio dei Balcani occidentali tra Durazzo e Bari ma motivandolo con l’implementazione del vecchio Corridoio VIII, in cui ricade anche Brindisi. Un altro emendamento di compromesso, inoltre, pone anche le basi per una modifica del network: tra le altre cose, il testo chiede che la Commissione europea “può includere porti marittimi nella rete globale o centrale, su richiesta di lo Stato membro interessato” dove si dimostri che il porto marittimo soddisfi una serie di requisiti.

Stesso discorso per i nodi urbani, ovvero gli agglomerati urbani ad alta densità abitativa.

I prossimi passi

Dopo il passaggio nella commissione parlamentare, ora la procedura entrerà nel vivo: dopo un passaggio in plenaria (più che altro una formalità) previsto per la prossima settimana sarà il momento del negoziato inter-istituzionale con il Consiglio (dove siedono i rappresentanti degli stati membri). Proprio al Consiglio due commissioni della Camera (Trasporti ed Affari europei) hanno indirizzato due documenti di segno analogo in cui si chiede il prolungamento del Baltico-Adriatico sino a Lecce.

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