Patrizia Nettis trovata morta a Fasano, la chat fra un imprenditore e un politico: «Avrà una punizione esemplare»

Un orizzonte nuovo, elementi diversi che confluiranno nell'indagine della Procura sono emersi ieri sul caso di Patrizia Nettis, la giornalista 41enne originaria di Gioia del Colle e trovata morta il 29 giugno scorso nella sua casa di Fasano. A svelare il retroscena, è stata la  trasmissione televisiva “Quarto Grado”, in onda su Rete 4 che ha reso note le chat tra un imprenditore, già indagato per stalking e istigazione al suicidio e un politico, estraneo all'indagine della magistratura. Nella chat l’imprenditore dice: «Che schifo! Ma non la passa liscia. Questa volta non esiste. Ha scherzato col fuoco una, anzi due volte». Il politico definisce la Nettis «malata».

La ricostruzione

La notte del 29 giugno, prima di togliersi la vita, Patrizia aveva discusso con i due uomini proprio vicino a casa sua.

Secondo quanto riferisce alla trasmissione, il giorno successivo un testimone raccoglie la confidenza dell'imprenditore: «Insospettito dal fatto che lei quella sera non avesse inviato messaggi, che non si fosse fatta sentire, l'imprenditore si reca sotto casa di Patrizia – racconta -. Vede uscire dal portone il politico. In quel momento, dapprima si nasconde in auto, poi, con una presa di coraggio, decide di avvicinarsi al politico, facendo presente che anche lui ha una storia con Patrizia. Poi la giornalista esce e c’è un confronto a tre. L’imprenditore ammette di aver alzato i toni e di accompagnare Patrizia sotto casa, per poi andarsene. Il politico, invece, va via prima». A raccontare cosa sia accaduto nella vita privata della giornalista è anche un'amica, che riferisce di una frequentazione fra Patrizia e l'imprenditore «per un mesetto nell’estate del 2022, perché aveva litigato con il politico», il quale però sarebbe poi tornato alla carica, implorando Patrizia di ricominciare la loro storia, «non da fuggiaschi» spiega l'amica della donna.

La lunga chat

In base a quanto emerge dalla chat diffusa da "Quarto Grado" l’imprenditore e il politico avrebbero avuto un lunghissimo scambio di messaggi nella notte del 29 giugno. «Solo per dirti che lei garantiva che di te non ne voleva sapere nulla», dice l'imprenditore al politico. «Questa cosa la pagherà cara. Oggi pomeriggio era con me e siamo rimasti soli… Stasera prima di vedervi era al cellulare con me e probabilmente così tutte le sere». E il politico risponde: «Una pazza praticamente». L’imprenditore: «Pazza? L’aggettivo è poco appropriato». E ancora: «Io non so ma a questo punto questa cosa (non si può definire una donna) è da rinchiudere. Hai sbagliato a farla assumere… Ti sei esposto a critiche non indifferenti per una cosa come lei. Magari non sarà neanche riconoscente». E il politico conferma: «Questo è certo». I due uomini hanno parlato ininterrottamente per più di due ore quella notte, dall’1.15 alle 3.34, con circa 400 messaggi.
Infine, l’imprenditore scrive: «Ora ha finito di campare».  E aggiunge: «Lei non mi conosce bene. Lei non sa che io sono il più buono sulla faccia della terra, ma il mio lato oscuro non lo conosce. Mi dispiace, ma succederà un casino. Forse le conviene non venire più a Fasano. Non la passerà liscia. Farò di tutto per infangarla e so già come muovermi. Io non sono un tipo vendicativo, anzi. Ma stavolta avrà una punizione esemplare».