Commissione antimafia, pronta la relazione: a Ostuni Consiglio comunale in bilico

Carolina Bellantoni
Carolina Bellantoni
di Danilo SANTORO
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 25 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:17

OSTUNI - È attesa per queste ore la relazione finale della commissione antimafia, che per sei mesi ha analizzato i procedimenti amministrativi all’interno del Comune di Ostuni. Il pool investigativo depositerà alla Prefettura di Brindisi il dossier conclusivo dell’indagine avviata il 26 febbraio scorso. Successivamente il prefetto Carolina Bellantoni dovrà valutare quanto emerso da questa attività investigativa con il comitato provinciale per l’ordine pubblico e con il Ministero dell’Interno. Un lungo iter che caratterizzerà le prossime settimane, in un filo diretto tra Prefettura e Ministero, dove sarà deciso se archiviare il procedimento ispettivo nei confronti dell’amministrazione della Città Bianca, o disporre lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Soluzione quest’ultima adottata nel marzo del 2021 per il comune di Carovigno. Per Ostuni il verdetto potrebbe essere disposto dopo il 20 settembre.

La vicenda

Nella Città Bianca la commissione d’accesso ispettiva è stata istituita nel febbraio scorso, dopo che la Prefettura di Lecce ha disposto un’interdittiva antimafia nei confronti di una società che ha gestito i parcheggi sulla costa, nell’estate del 2020. In particolare la Pkt srls di Campi Salentina, il cui amministratore unico all’epoca dei fatti era Giovanni Taliente, già noto alle forze dell’ordine. La Pkt srls si è aggiudicata l’appalto per le attività di sosta a Santa Lucia. Nella stessa interdittiva antimafia si fa riferimento ad un possibile collegamento tra i componenti della Pkt srls e la politica locale, in particolare con l’ex consigliere comunale della lista Ostuni Futura Francesco Beato. Ipotesi smentita, anche in Consiglio comunale ed in più occasioni pubbliche, dallo stesso Beato, a cui era stato contestato questo addebito. Il 21 aprile scorso, il rappresentante del movimento Ostuni Futura decise di dimettersi dal ruolo di consigliere comunale. Qualche mese prima, però, la Prefettura di Brindisi, come competenza territoriale, decise di istituire la commissione d’accesso ispettiva, formata da tre commissari (funzionari della Prefettura, della Polizia di Stato e della Guardia di finanza), per analizzare nel dettaglio tutta l’attività ed i procedimenti amministrativi che hanno riguardato non solo il bando per i parcheggi estivi.
Un’attività capillare da parte della commissione che nel maggio scorso chiese ed ottenne da parte della Prefettura una proroga di altri tre mesi per approfondire la documentazione. Contestualmente in queste settimane il pool investigativo ha avuto modo di ascoltare rappresentanti dell’amministrazione comunale e dell’assise cittadina. In audizione davanti ai commissari tra gli altri, il sindaco di Ostuni Guglielmo Cavallo, l’allora assessore alla Protezione civile Giuseppe Corona, ma anche consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. Le audizioni andranno ad unirsi agli elementi raccolti da parte dei tre commissari nell’ambito dell’analisi dei procedimenti amministrativi. Nell’immediato, infatti, fu acquisito l’intero protocollo del 2020 del Comune di Ostuni.
La procedura ed il “Dossier Ostuni” al momento sono comunque coperti dal massimo riserbo da parte della Prefettura di Brindisi, sul contenuto della relazione dei commissari ed in merito alle successive indicazioni che saranno fornite al ministero dell’Interno.

Da questo doppio passaggio dipenderanno le sorti dell’attuale amministrazione, ed in particolare se potrà continuare nella sua azione amministrativa, o se il Comune dovrà essere sciolto per infiltrazioni mafiose.

© RIPRODUZIONE RISERVATA