Nanosatelliti, progetto "targato" Brindisi scelto dall’Agenzia spaziale italiana

Nanosatelliti, progetto "targato" Brindisi scelto dall’Agenzia spaziale italiana
di Oronzo MARTUCCI
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Lunedì 10 Maggio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:40

Il progetto Innovator (INtersatellite liNk fOr graVity and ATmOspheRic science) candidato dal Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) di Brindisi, in collaborazione con alcuni soci e partner accademici e industriali, è stato valutato tecnicamente valido e selezionato tra 20 proposte dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) nell’ambito del Programma sviluppo dedicato ai Cubesat. I cubesat sono microsatelliti con un peso tra 1 e 10 chilogrammi. L’Agenzia Spaziale Italiana attraverso questa iniziativa intende stimolare il tessuto nazionale della ricerca spaziale sia accademica che industriale nell’ambito del programma di sviluppo dedicato ai Cubesat da realizzarsi attraverso la partecipazione al programma opzionale Esa (agenzia spaziale europea) Gstp (General Support Technology Programme), sottoscritto dall’Italia in occasione del consiglio ministeriale Space19+ ed attraverso iniziative in ambito nazionale. 
Alla gara hanno partecipato Centri di Ricerca, Università ed aziende per un totale di 49 proposte ad elevato contenuto tecnologico ed innovativo che coprono le linee previste dal bando per future missioni cubesat: missioni di dimostrazione tecnologica, abilitanti nuove architetture, tecnologie e concetti di missione, missioni scientifiche, missioni orientate ad applicazioni e servizi downstream. Il programma ha l’obiettivo di “portare a maturazione tecnologie e servizi in sviluppo attraverso una dimostrazione in orbita che possa contribuire alla riduzione del time-to-market e dei costi di sviluppo”. Inoltre il programma intende “dimostrare attraverso l’utilizzo di cubesat nuove architetture e tipologie di missioni anche in sinergia con sistemi esistenti e favorire l’introduzione nei futuri programmi spaziali dell’Asi di soluzioni tecnologiche e progettuali innovative ed abilitanti, basate sull’utilizzo di cubesat, con l’obiettivo di migliorare la robustezza e le prestazioni dei sistemi spaziali”.

La ricerca

Il progetto Innovator è stato presentato dal Dta come capofila con i soci Imt srl, Planetek srl, Università degli Studi di Bari e Politecnico di Bari e con i partner Interdepartmental Center for Industrial Research in Aerospace (Ciri-Aero) dell’Università di Bologna e Thales Alenia Space. Innovator ha come obiettivo la sperimentazione in orbita di una tecnologia innovativa che consenta di effettuare osservazioni molto precise nel campo della gravity science (determinazione di masse e campi di gravità planetari) e della atmospheric science (determinazione delle proprietà delle atmosfere neutre e ionizzate). Lo strumento scientifico che si intende mettere a punto non è al momento disponibile in Europa. Lo sviluppo e la sperimentazione in orbita consentirebbero di ideare e svolgere una serie di missioni scientifiche di esplorazione planetaria di altissimo profilo. Tale sperimentazione permetterebbe di consolidare e rafforzare la posizione italiana nella ricerca spaziale. La missione sperimentale prevede il lancio di 2 CubeSats per effettuare misure di gravità e di profili atmosferici di alta quota, in orbita bassa attorno alla Terra, per sperimentare e validare le performance della tecnologia sviluppata.
«Siamo orgoglios», ha evidenziato il presidente del Dta, Giuseppe Acierno, «di essere stati selezionati tra le 20 proposte innovative per una futura missione nano/cubesat.

Al di là del risultato finale, é un importante passo che valorizza le nostre competenze scientifiche e tecnologiche e rafforza la collaborazione tra i nostri soci».

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