Dopo l'incendio, lo stadio Iacovone di Taranto è Ko: biancazzurri senza casa e prossime partite a rischio

L'incendio allo stadio Iacovone di Taranto
L'incendio allo stadio Iacovone di Taranto
di Antonio SOLAZZO
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Mercoledì 6 Settembre 2023, 05:00

Il Brindisi torna alle prese con l’emergenza stadio. Il doppio incendio che ha colpito lo Iacovone di Taranto, sede alternativa indicata dal club biancazzurro in fase d’iscrizione al campionato (in attesa dei lavori di omologazione del Fanuzzi), rischia infatti di rendere inagibile l’impianto ionico fino alla successiva rimessa a norma delle zone danneggiate, complicando – e non poco – i programmi iniziali dei due sodalizi.

Gli incendi e le conseguenze

Quanto alle alternative, tutte bocciate e peraltro ritenute a “rischio”, sotto il profilo dell’ordine pubblico, da questure e prefetture. Nel capoluogo adriatico, dunque, torna a generare allarme la questione stadio a soli cinque giorni dal prossimo appuntamento (in programma domenica sera contro il Catania), problematica che si configura come un vero e proprio intoppo sia per il Brindisi che, eventualmente, anche per il Taranto. Lo Iacovone, colpito dalle fiamme nel settore ospiti al termine del derby tra Taranto e Foggia e poi ancora ieri mattina, andrebbe sempre più verso l’impraticabilità o, almeno, verso l’impossibilità di ospitare le tifoserie: per questo motivo, la gara tra Brindisi Football Club e Catania potrebbe subire un rinvio a ottobre, stessa sorte che sarebbe eventualmente destinata anche agli altri due match casalinghi che i biancazzurri dovranno disputare contro Monterosi Tuscia e Benevento (rispettivamente giovedì 21 e domenica 24 settembre).

In cerca di possibili soluzioni

Cosa succederebbe, quindi, al calendario del girone C della Serie C? Difficile fornire una risposta precisa a questa domanda, ricca ancora di tematiche da analizzare punto dopo punto. La stessa società del Brindisi a questo punto auspicherebbe un rinvio almeno della prima partita (nella speranza di effettuarla al Fanuzzi dopo il rientro tecnico previsto agli inizi di ottobre), ipotesi che col passare delle si fa sempre più plausibile. Al vaglio di società, Lega e Osservatorio, in ogni caso, ci sarebbero anche altre differenti soluzioni, ritenute meno percorribili: dallo spostamento in un altro stadio pugliese fino alla disputa degli incontri a porte chiuse per questioni di ordine pubblico. A tal proposito, non sono da sottovalutare le rivalità tra le tifoserie, fattore che avrebbe complicato l’iscrizione a giugno e che potrebbe ripresentare al giorno d’oggi gli stessi problemi: difficile così la pista Lecce (con il Via del Mare libero a causa della pausa Nazionali), come anche quella Monopoli (con il Veneziani che, comunque, domenica sera sarà teatro della sfida tra biancoverdi e Monterosi). Altrettanto percorribile, e per le stesse ragioni, quella che porta al San Nicola di Bari a meno di una decisione di disputare la sfida senza pubblico, idea che non attirerebbe nessuno e che – ove possibile – tutti vorrebbero evitare. Nel caso della Nuovarredo Arena di Francavilla Fontana, impianto più vicino e quindi per certi versi più comodo, tornerebbero di moda le argomentazioni diramate in estate dalla Virtus e dal presidente Antonio Magrì come spiegazioni alla mancata disponibilità a ospitare il Brindisi: oltre alla mancata presentazione della richiesta formale e oltre agli interventi di ristrutturazione previsti per la tribuna centrale, alla base ci sarebbero sia ragioni d’ordine pubblico per via di alcuni scontri verificatisi al termine della partita Francavilla-Giugliano tra tifosi del Brindisi (presenti nel settore ospiti) e tifosi locali che hanno generato ben quindici provvedimenti di daspo a carico dei sostenitori francavillesi) sia contenziosi economici irrisolti tra i patron delle due società.

Ecco perché, quindi, sarebbe da scartare anche la possibilità di trasferirsi nella città degli Imperiali.

L'attesa delle decisioni

In questi giorni di inizio settembre, dunque, torna d’attualità la questione che ha accompagnato gran parte dell’estate brindisina, quella relativa alla ricerca di una struttura agibile, omologata ai canoni del professionismo e soprattutto disposta a ospitare la formazione allenata da mister Ciro Danucci per tre “sole” gare. Rinvio, porte chiuse o spostamento presso una nuova sede, la decisione è attesa nelle prossime ore, ma la sensazione è che – inevitabilmente – lascerà certamente scontento più di qualcuno.

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