Fiumi di cocaina in due province, quattro arresti tra Brindisi e Lecce

Fiumi di cocaina in due province, quattro arresti tra Brindisi e Lecce
2 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Novembre 2021, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 16:43

Alle prime luci dell'alba i carabinieri della stazione di San Pancrazio Salentino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare, emessa dal Gip presso il Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura, nei confronti di sette persone nei comuni di San Pancrazio Salentino, Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi, e Nardò (Lecce). In quattro sono finiti in carcere, uno risulta sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza, e altri due all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Tutti risultano indagati per detenzione e spaccio di cocaina nei comuni di Torre Santa Susanna, San Pancrazio Salentino ed Erchie.

Le operazioni

Le indagini sono state avviate il 27 febbraio 2020 quando i militari della Stazione di San Pancrazio Salentino arrestarono, in flagranza di reato, uno degli attuali indagati perché trovato in possesso di 45 grammi di cocaina suddivisa in 76 dosi. La successiva attività investigativa, ha consentito di ricostruire il flusso dello stupefacente dal comune di Torre Santa Susanna a quello di San Pancrazio Salentino e Erchie. In particolare, una abitazione rurale nel comune di Torre Santa Susanna è stata ritenuta dagli investigatori il centro per la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Da qui veniva rifornito uno degli spacciatori che a sua volta approvigionava altri soggetti nei vari comuni. La disarticolazione di questo traffico illecito ha comportato il sequestro di diverse centinaia di grammi di cocaina purissima. Inoltre sono stati ricostruiti, anche mediante l’ausilio di appositi impianti di videosorveglianza, più di 400 episodi di cessione di stupefacente, tra vendita al dettaglio, cessione intermedia e cessione di ingenti quantità nonché è stata sequestrata la somma di 8.600 euro, sino agli arresti, in flagranza di reato e in momenti diversi nel corso dello svolgimento dell’indagine, di quattro indagati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA