Droga e armi, blitz contro le frange della Sacra corona unita: 14 arresti/I nomi

L'operazione diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Lecce

Spaccio di droga e armi, blitz contro le frange della Sacra corona unita: arresti e perquisizioni
​Spaccio di droga e armi, blitz contro le frange della Sacra corona unita: arresti e perquisizioni
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Martedì 12 Dicembre 2023, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 13 Dicembre, 11:51

Una vasta operazione della Polizia di Stato nei territori a nord della provincia di Lecce e a sud della provincia di Brindisi ha coinvolto questa mattina oltre 100 poliziotti, per l'esecuzione di numerose misure cautelari - quattordici le persone in carcere - e perquisizioni nei confronti di presunti partecipi ad un'associazione dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi

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L'operazione

Le indagini svolte dalla Polizia di Stato e dirette dal Sostituto Procuratore della Dda di Lecce Carmen Ruggiero hanno consentito di acquisire un poderoso quadro indiziario in ordine all’esistenza e operatività di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti operante sui territori a nord della provincia di Lecce e a sud della provincia di Brindisi costituita da un gruppo riferibile a Salvatore Perrone detto “friculino” e un gruppo riferibile agli Annis, Fabrizio e Gimmi e al loro uomo di fiducia Massimiliano De Marco.

(Nella foto in alto, Giorgio Grasso nuovo capo della squadra mobile)

I territori di San Pietro Vernotico, Squinzano e Trepuzzi sarebbero stati sottoposti al controllo di frange storiche della Sacra corona unita che interagirebbero tra loro nella gestione in particolare del traffico di stupefacenti e di armi.

Gli indagati avrebbero gestito il traffico di stupefacenti con una autonoma struttura associativa caratterizzata da una organizzazione gerarchica fondata sulla ripartizione di ruoli tra i vari partecipi.

Due i gruppi operanti su distinte piazze di spaccio ma che interagirebbero tra loro in rapporto sinergico effettuando reciproche forniture, trattando partite di stupefacente e avvalendosi in talune occasioni dei medesimi pusher. Salvatore Perrone , a capo dell’intera organizzazione, avrebbe imposto il prezzo dello stupefacente da lui rifornito in modo pressoché esclusivo e “i punti” da destinare ai carcerati. L’associazione si rifornirebbe tramite diversi canali di approvvigionamento, tra cui quelli calabresi, fasanesi e lucani. L’attività avrebbe consentito di ricostruire le dinamiche dell’associazione e il traffico illecito di stupefacenti con il sequestro di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, hashish, cocaina ed eroina.

Alcuni degli indagati si avvalevano della della fama criminale consolidatasi nel tempo per la pretesa del pagamento del cosiddetto “punto” sulla vendita di stupefacenti effettuata da terzi, intervenendo nei confronti di coloro che si mostravano riottosi al rispetto delle regole imposte dal clan per il controllo delle attività.

Le armi sequestrate

Sono stati sequestrati un fucile mitragliatore israeliano di tipo IMI Uzi, con due caricatori rinvenuti nella disponibilità materiale di Renna Massimiliano, che la custodiva nell’interesse del gruppo di riferimento, tanto che dalle attività tecniche emergeva come gli altri partecipi si preoccupavano della possibilità che questi potesse rendere dichiarazioni in tal senso con una loro chiamata in correità, essendo stato tratto in arresto l’11 marzo 2021. Tra le armi a disposizione dell’associazione risultavano altresì una pistola colt automatica avente matricola abrasa e due caricatori, una pistola calibro 7 e una pistola calibro 38 a canna corta ed altro esplosivo, occultati in luoghi ignoti per evitare che venissero scoperte nel corso delle perquisizioni.

I nomi

Il carcere è stato disposto per Salvatore Perrone, 57 anni, di Trepuzzi; Massimiliano De Marco, 52 anni, di San Pietro Vernotico; Carlo Coviello, 46 anni, di Trepuzzi; Stefano Elia, 48 anni, di Lecce; Marcella Mercuri, 47 anni, di Sannicola; Alessio Catania, 39 anni, di Trepuzzi; Luana Perrone, 39 anni, di Trepuzzi; Vincenzo Catalano, 44 anni, di Trepuzzi; Massimiliano Renna, 49 anni, di Trepuzzi; Antonio Monticelli, 28 anni, di Novoli; Luigi Giordano, 42 anni, di San Pietro; Raffaele Pietanza, 39 anni, di San Pietro Vernotico; Cesare Sorio, 46 anni, di San Pietro Vernotico; e Giovanni Caputo, 41 anni, di San Pietro Vernotico.

Le reazioni

“Non posso che provare estrema gratitudine nei confronti degli uomini e delle donne dello Stato che stanno profondendo, con successo, il massimo impegno nella lotta alla criminalità organizzata e alla mafia - si legge in una nota del vicepresidente della Commissione nazionale Antimafia, Mauro D’Attis - all’alba di oggi, l’ennesimo colpo è stato inferto a frange della Sacra corona unita tra Brindisi e Lecce. Oltre cento uomini della Polizia di Stato, diretti dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, impiegati in numerosi arresti e perquisizioni nei confronti di componenti di un’associazione specializzata in traffico di armi e droga. Grazie a loro, alla Dda di Lecce e al pm Ruggiero per questo importantissimo risultato. La squadra-Stato sta facendo passi da gigante e non si che esserne profondamente fieri”.

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