«Contrabbando di alcol detassato dalle accise»: vanno a processo in 17

Si tratta di imprenditori, professionisti ed anche due tecnici ed un dirigente medico della Asl

«Contrabbando di alcol detassato dalle accise»: vanno a processo in 17
«Contrabbando di alcol detassato dalle accise»: vanno a processo in 17
di Erasmo MARINAZZO
4 Minuti di Lettura
Martedì 11 Aprile 2023, 21:45 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 08:06

Alcol esentato dal pagamento dell’accisa ma impiegato per usi diversi da quelli previsti per ottenere l’agevolazione, grazie anche alla presunta connivenza di chi avrebbe avuto il compito di effettuare i controlli? Sarà il tema del processo al via il 15 novembre davanti ai giudici del secondo collegio della sezione penale del Tribunale di Brindisi, che vedrà imputate 17 persone fra imprenditori e professionisti, nonché un dirigente medico e due tecnici del servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione del dipartimento di Prevenzione della Asl di Brindisi. Persone fisiche e aziende di Oria, Erchie, Manduria, San Marzano di San Giuseppe, Ceglie, Tuglie (in provincia di Lecce), Francavilla ed altri comuni. 

Che debba essere il dibattimento in aula a verificare la sussistenza di una serie di forzature che sarebbero state commesse per beneficiare della riduzione previste per l’alcol da impiegare esclusivamente per la produzione di birre, liquori ed altro, lo ha stabilito ieri la giudice per l’udienza preliminare, Barbara Nestore, accogliendo la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Raffaele Casto.

Il processo

Un solo imputato ha intanto scelto di chiudere i conti con la giustizia optando per il giudizio abbreviato. Si tratta del commerciante Paolo Schiavo, 67 anni, di Spoleto: otto mesi di reclusione, la sentenza pronunciata ieri dalla gup, per l’acquisto di 33 colli di bottiglioni da due litri d’anice esentati dall’accise.
Il processo in aula riguarderà invece Bersanofio Farina, 75 anni, di Oria; Giuseppe Farina, 43 anni, di Erchie; Antonio Farina, 36 anni, di Oria; Roberto De Virgilis, 60 anni, di Oria; Francesco De Pasquale, 78 anni, di Manduria, commercialista; Pompeo Vecchio, 62 anni, di San Giuseppe di San Marzano; Auricchio Giuliano, 53 anni, di Castelluccio Inferiore (in provincia di Potenza); Simonetta Rizzo, 51 anni, di Oria; Danilo Discacciati, 47 anni, di Cislago (in provincia di Varese); Teodoro Capuano, 62 anni, di Brindisi; Antonio Soloperto, 67 anni, di Oria; Francesco Dinoi, 61 anni, di Manduria; Luca Nacci, 52 anni, di Ceglie, tecnico Asl; Antimo Calò, 39 anni, di Oria; Massimiliano Leone, 52 anni, di Tuglie; Giovanni Capobianco, 60 anni, di Francavilla; e Cosimo Marinotti, 67 anni, di Francavilla, dirigente medico del servizio Igiene degli alimenti e Nutrizione della Asl.

Associazione a delinquere finalizzata a commettere più delitti di contrabbando, è l’accusa da cui dovranno difendersi i tre Farina, De Pasquale, Soloperto, Vecchio e Rizzo, poiché attorno alle figure di questi imputato il pubblico ministero ha costruito l’ipotesi che attraverso una società in Italia ed una in Bulgaria avrebbero commercializzato merce contrabbandata, ossia alcol esentato dalle accise. 
Il processo dovrà inoltre verificare la sussistenza delle accuse contestate al dirigente medico ed ai due tecnici della Asl.

Falsità ideologica, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e peculato per il tecnico Nacci. E falsità ideologica in concorso con il collega Capobianco per l’attestazione dell’esistenza di una procedura di rintracciabilità dei prodotti. Per entrambi anche tentato abuso di ufficio in concorso con il dirigente Marinotti. Nelle 30 pagine del capo di imputazione vengono riportate anche una ipotesi di abuso di ufficio consumato, spetterà al processo stabilire se le accuse siano fondate o meno. Intanto per tutti gli imputati vale la presunzione di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio. Sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Vincenzo e Francesco Venneri, Massimo e Riccardo Manfreda, Antonio Almiento, Amilcare Tana, Aldo Gianfreda, Michele Fino e Pasquale Annicchiarico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA