Colpi di pistola contro una pizzeria: giallo sul movente. La pista che porta all'omicidio di un mese fa

Colpi di pistola contro una pizzeria: giallo sul movente. La pista che porta all'omicidio di un mese fa
di Eliseo ZANZARELLI
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Lunedì 13 Marzo 2023, 20:33 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 07:56

Dopo l’omicidio del 13 febbraio del 31enne Luca D’Errico in via dei Mille, a Torre Santa Susanna hanno sparato di nuovo. E fra i due fatti potrebbe esserci un nesso. In via Francesco Saverio Renna, nei pressi di piazza Matteotti, in centro, sono stati trovati dei fori d’arma da fuoco sia su un segnale stradale, sia sulla saracinesca di una pizzeria poco distante.
Nessuno avrebbe sentito i colpi, pare provenuti da una pistola a tamburo e di piccolo calibro. Niente bossoli sul posto. Il segnale stradale è stato repertato e sequestrato, ma i carabinieri della stazione di Torre Santa Susanna - a seguito di segnalazione - cercano di capire se quegli spari fossero indirizzati fisicamente contro qualcuno o se invece potessero in qualche modo aver rappresentato un avvertimento. 

La ricostruzione

Stando alle notizie trapelate dall'ospedale - il personale è tenuto a segnalare alle forze dell’ordine un eventuale arrivo di persone con ferite d’arma da fuoco - nessuno sarebbe stato raggiunto da quelle pistolettate, nessuno ha fatto ricorso alle cure sanitarie. Gli investigatori dell’Arma hanno acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nei dintorni e sono ancora al lavoro per cercare di comprendere chi, quando è perché abbia scelto proprio quei bersagli. 
La data della scoperta dei fori risalirebbe alla prima settimana di marzo, ma non si esclude che fossero comparsi già prima. Di sicuro agli inizi di marzo qualcuno se n’è accorto e l’ha fatto presente. Le piste, com’è normale che sia in casi del genere, sono molteplici e si tiene in considerazione anche la possibilità - per quanto tutta da dimostrare - di un qualche collegamento proprio con l’omicidio D’Errico, che nella notte tra il 12 e il 13 febbraio scorsi fu raggiunto da un colpo di pistola alla nuca mentre si trovava per strada in via dei Mille. 
Per questo di quelle pistolettate sono stati messi al correnti i due pubblici ministeri che indagano sull’omicidio di D’Errico con i carabinieri del Nucleo investigativo, Carmen Ruggiero della Direzione distrettuale antimafia e Paola Palumbo della Procura di Brindisi

L'omicidio

Dopo quel fatto di sangue, fu arrestato per omicidio il 25enne torrese Salvatore Carluccio, che si trova tuttora in carcere. Secondo le ricostruzioni investigative effettuate a stretto giro in quei giorni, il presunto assassino avrebbe sparato dall’interno di casa sua, immobile nel quale i carabinieri trovarono e sequestrarono una pistola compatibile col delitto. Confessò il delitto, Carluccio, sostenendo di avere temuto per la sua vita. E la registrazione del suo impianto di videosorveglianza confutò la confessione. Una tragedia che potrebbe ora non rimanere un fatto isolato se sarà dimostrato il collegamento con gli ultimi colpi di pistola.

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