Donna morta dopo il pestaggio: c'è un terzo indagato

Donna morta dopo il pestaggio: c'è un terzo indagato
di Maria GIOIA
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Sabato 29 Maggio 2021, 22:22 - Ultimo aggiornamento: 22:23

CEGLIE - C'è una terza persona indagata per l’omicidio di Sonia Nacci, la 43enne di Ceglie Messapica deceduta nel dicembre scorso a causa di un violento pestaggio. Oltre a Giovanni e Christian Vacca, padre e figlio cegliesi di 40 e 20 anni, in carcere dal 26 gennaio scorso con l’accusa di omicidio volontario aggravato in concorso, ora è iscritta nel registro degli indagati con la stessa accusa anche Daniela Santoro, 37enne cegliese, ex compagna di Vacca, interrogata in mattinata dai carabinieri su disposizione del pubblico ministero del tribunale di Brindisi, Raffaele Casto. Assistita dall’avvocato Danilo Cito, la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere. La posizione di Santoro era al vaglio degli inquirenti ormai da tempo. Poi, in questi giorni, è arrivata la svolta con la decisione del pm di inserirla tra i presunti autori del pestaggio che ha provocato la morte di Nacci.

Le indagini

L’accusa di omicidio volontario aggravato in concorso nei confronti dei tre si basa sull’esito delle indagini avviate dalle forze dell’ordine subito dopo il decesso della 43enne di Ceglie e racchiuso nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i Vacca, emessa dal gip Vittorio Testi ed eseguita il 26 gennaio scorso.

Stando alla ricostruzione effettuata dai carabinieri, la sera del 21 dicembre scorso Nacci avrebbe avuto dapprima una discussione telefonica con Santoro, allora compagna di Giovanni Vacca, perché chiedeva di acquistare una dose di cocaina che le era stata negata a causa di debiti accumulati in precedenza. Poi l'aggressione. La vittima sarebbe stata bloccata alle spalle, immobilizzata, gettata a terra, colpita ripetutamente con calci, pugni e con una mazzetta da muratore al torace e al fianco sinistro. Prima ricoverata al nosocomio di Francavilla Fontana e sottoposta a un intervento chirurgico per la rimozione della milza, la donna è poi deceduta all'ospedale Santissima Annunziata di Taranto.

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