​Dall'Alberghiero a Londra per diventare capo pasticciera di Eataly: la storia di Sara

Sara Spina, 37 anni, partì da Oria con l'idea di fare l'esperienza all'estero per un anno

Dall'Alberghiero a Londra per diventare capo pasticciera di Eataly: la storia di Sara
​​Dall'Alberghiero a Londra per diventare capo pasticciera di Eataly: la storia di Sara
di Eliseo ZANZARELLI
5 Minuti di Lettura
Domenica 17 Marzo 2024, 10:01 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 11:50

Da promettente studentessa dell'Alberghiero di Brindisi a head pastry chef (capo pasticciera) in quel di Londra. Sara Spina, 37 anni, partì da Oria con l'idea di fare l'esperienza all'estero per un anno, per poi ritornare in quello che riteneva il suo habitat naturale, che infatti ancora le manca tanto.

Da quel giorno sono trascorsi 18 anni e Sara di strada ne ha fatta. In Inghilterra ha messo radici, ha trovato l'amore - uno chef anch'egli di origini pugliesi - e ha messo su famiglia (ha due figli). Oggi guida la pasticceria di "Eataly" - un simbolo dell'italianità anche all'estero - ma nel suo curriculum figurano anche importanti hotel di Londra, dove ha raggiunto i vertici dopo tanta gavetta e studio. «Ho sempre avuto la passione di creare deliziosi dessert e di esplorare l'arte della pasticceria.

Fin da piccola ho trovato gioia nello sperimentare sapori e tecniche diverse in cucina. Mia madre cucinava e preparava sempre dolci quando ero più giovane e lo fa ancora oggi. Questa passione mi ha portato a perseguire una formazione culinaria formale, con cui ho affinato le mie capacità e approfondito la mia conoscenza di quest'arte», racconta.

La storia

Lontani ma mai dimenticati gli anni della scuola superiore al "Sandro Pertini" di Brindisi, con il quale già nel 2005 fece un mese di tirocinio nella City e cominciò a mettere in mostra le sue doti a tal punto che l'anno successivo - col diploma in tasca - fu chiamata proprio da Londra per una proposta di lavoro proprio in pasticceria. Ci pensò a fondo ed era titubante, Sara, ma alla fine si disse che sì, un anno lontano da casa sarebbe stato sopportabile.
Solo che poi ci prese e soprattutto ci mise gusto, tanto che l'Italia - sempre nel suo cuore, come Oria - si è man mano trasformata nel posto delle vacanze: «Durante il mio percorso - dice - ho tratto ispirazione da varie fonti: dai rinomati pasticceri alle tradizioni culinarie. Ho trovato realizzazione nella creatività e nella precisione richieste nel lavoro di pasticceria e sapevo che in questo settore avrei dovuto tentare la carriera. Eataly e la sua attenzione agli ingredienti di alta qualità e all'autentica cucina italiana si sono distinti come il luogo ideale per sviluppare ulteriormente le mie capacità e condividere la mia passione per la pasticceria con gli altri. L'opportunità di lavorare in un ambiente culinario così dinamico e prestigioso è stata per me incredibilmente allettante. La capacità di portare gioia nella vita delle persone attraverso ciò che creo è l'aspetto più gratificante del mio lavoro. C'è una soddisfazione unica nel vedere qualcuno dare un morso a un dolce che ho preparato e vedere i suoi occhi illuminarsi di gioia. Sapere di aver contribuito al momento di felicità di qualcuno è incredibilmente appagante. La pasticceria è una forma d'arte che consente una creatività infinita, sia sperimentando nuove combinazioni di sapori, incorporando tecniche innovative o traendo ispirazione da diverse tradizioni culinarie. Anche il team di Eataly mi motiva. Hanno molta pazienza e adoro lavorare con loro», spiega.

Da "Eataly", peraltro, si trova molto bene: «Ciò che amo di più del mio ruolo in Eataly è l'incredibile team con cui lavoro. Inoltre, sentirmi vicino all'Italia attraverso i nostri autentici prodotti e lo spirito del nostro team, aggiunge un tocco speciale al mio ruolo. Lavorare con ingredienti di alta qualità ci consente di creare piatti di cui possiamo essere orgogliosi e la libertà creativa ci offre una tela bianca. La flessibilità del mio programma, iniziando a lavorare la mattina presto, mi consente di mantenere un sano equilibrio tra lavoro e vita privata. Persone fantastiche, prodotti di qualità, libertà creativa e uno stile di vita equilibrato rendono il mio ruolo in Eataly incredibilmente appagante e piacevole».
Ma cosa, in particolare, ispira la capo pasticciera di origini brindisine? «Traggo ispirazione da tutto, sia che navighi online, ricerchi idee o semplicemente esplori Londra. Anche durante le vacanze sono sempre attenta. Per garantire che il mio team di Eataly sia sempre aggiornato, sperimentiamo tecniche e ingredienti diversi, lavoriamo per accogliere diete diverse ed esploriamo continuamente nuovi modi per soddisfare le diverse preferenze. Nel complesso, essere un pasticciere implica molto più che semplicemente cucinare. Richiede dedizione, abilità e capacità di prosperare in un ambiente frenetico e stimolante». Pochi giorni fa, Sara ha creato un croissant schiacciato con chantilly e vaniglia, condito da tanta frutta fresca. È piaciuto tantissimo per la sua dolcezza, fragranza, freschezza e cremosità. D'altra parte, Sara porta un po' del sole della sua Puglia in ogni ricetta che crea, spesso pensando a Oria e a quant'è bello, di tanto in tanto, riassaporare le origini.

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