Corso di laurea in “Sviluppo sostenibile” a Brindisi. UniSalento: «È realtà, si parte»

Corso di laurea in “Sviluppo sostenibile” a Brindisi. UniSalento: «È realtà, si parte»
di Francesco TRINCHERA
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Giovedì 15 Luglio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:04

BRINDISI -Un corso di laurea che abbraccia competenze multidisciplinari ma focalizzate su un obiettivo preciso quello della transizione ecologica. Tanto è stato evidenziato ieri mattina, a palazzo Granafei Nervegna, nel corso della presentazione del nuovo corso di laurea in “Sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici” dell’Università del Salento, attivo dal prossimo anno accademico e che si svolgerà presso la Cittadella della ricerca. 
Una ulteriore svolta sul fronte dell’offerta formativa, tenuta a battesimo dal rettore Fabio Pollice, dal sindaco e presidente della Provincia Riccardo Rossi, dal delegato alla Sostenibilità UniSalento Alberto Basset, dal professor Piero Lionello del consiglio didattico di Scienze ambientali UniSalento, dal presidente della Fondazione Cmcc (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) Antonio Navarra e dal direttore generale di Arpa Puglia Vito Bruno.  Il corso è promosso dai dipartimenti di “Scienze e tecnologie biologiche e ambientali”, “Scienze dell’economia” e “Storia, società e studi sull’uomo” e sarà ad accesso libero al primo anno dopo il superamento di una verifica della preparazione iniziale, non selettiva. Sono tre i “curricula” al terzo anno specialistico: “Risposte ecosistemiche ai cambiamenti climatici”, “Management dello sviluppo sostenibile” e “Scienze sociali e dell’uomo per la sostenibilità”. Tra i possibili sbocchi occupazionali, secondo l’ateneo, quelli legati al terzo anno specialistico: “ecologi, ambientalisti, consulenti, manager, sociologi esperti nella attuazione delle politiche di adeguamento agli obiettivi dell’Agenda 2030, nella redazione dei piani di sostenibilità ambientale, aziendale, di processo o sociale, nella formazione sui temi dello sviluppo sostenibile e della educazione alla sostenibilità”. 
Proprio gli “Obiettivi 2030” per lo sviluppo sostenibile, assieme alle opportunità offerte dal Green New Deal e dal Next Generation Eu, sono considerati dall’UniSalento come il punto fondante del nuovo corso, in cui saranno toccati “i temi dello sviluppo sostenibile, alle conoscenze e competenze geo-fisiche e bio-ecologiche necessarie a comprendere i cambiamenti climatici e i loro effetti sugli ecosistemi”.

Le reazioni

Per il sindaco, il tema trattato nel corso «è ormai planetario». Il primo cittadino si è detto soddisfatto dell’interlocuzione con l’ateneo salentino per avere questo corso. «Brindisi – ha poi specificato – è una città che nel modello di transizione rientra pienamente, per la presenza dei grandi impianti che qui sono presenti e la necessità di guadare al futuro». Da qui l’esigenza di formare adeguate professionalità: secondo Rossi il percorso di studi «rappresenterà una ricchezza per la città e sarà in grado di attirare molti studenti». Infine, l’auspicio che la Cittadella della ricerca possa diventare il fulcro delle attività incentrate sulla sostenibilità. Il rettore dell’Università del Salento, invece, ha detto che questo è il corso tra quelli che prenderanno il via nel prossimo anno accademico «al quale sono maggiormente legato», per la capacità di formare professionalità capaci di realizzare la transizione. «Il fatto che parta – ha proseguito – in collaborazione con alcune istituzioni come il Cmcc ci conferma la capacità che potrà avere in futuro di contribuire alla sostenibilità».
Pollice ha spiegato di considerare il nuovo percorso formativo anche molto attrattivo, anche perché tra i giovani vede la voglia di contribuire alla causa della transizione ambientale, in particolar modo in Puglia. Sempre il rettore è tornato anche sulla possibilità di attivare corsi presso il Castello Alfonsino, nell’ottica di «un polo delle scienze per il mare» che metta insieme biologia marina, archeologia subacquea ed ingegneria navale, manifestando l’intenzione di parlare con la Soprintendenza. «Questo – ha puntualizzato – è un progetto, ma un anno fa sembravano anche difficili due corsi di laurea a Brindisi e lo abbiamo fatto».

L’appello finale è alla collaborazione con tutti gli attori in campo, per «raggiungere anche questo obiettivo». 

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