Trasporti, rivoluzione motobarca: servizio di collegamento internalizzato. Si viaggia su un catamarano ibrido diesel ed elettrico

Il catamarano ibrido destinato a svolgere il servizio di motobarca
Il catamarano ibrido destinato a svolgere il servizio di motobarca
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Lunedì 27 Febbraio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:40

Entro un paio di mesi al massimo, entrerà in servizio la nuova motobarca ibrida, alimentata anche attraverso pannelli fotovoltaici. A confermarlo è il direttore della Stp Maurizio Falcone. «Dipendiamo - spiega - dalla conclusione delle prove tecniche che sta effettuando il Rina (organizzazione privata che si occupa di certificazione navale, ndr) ma siamo ormai alla fine del percorso autorizzativo. È stato un iter molto complesso, perché si tratta di un’imbarcazione particolarmente innovativa ma contiamo entro un paio di mesi al massimo di metterla in mare».

Un passo in avanti verso la mobilità sostenibile

La nuova motobarca è stata commissionata da Stp al cantiere navale Catmarine. Si tratta di una nuova imbarcazione con propulsione ibrida mista elettrico/diesel. Un catamarano ibrido con carene ad alta efficienza idrodinamica dotato di pannelli fotovoltaici che dovrebbero garantire l’alimentazione del mezzo per buona parte del suo funzionamento giornaliero. L’acquisto del mezzo si inserisce all’interno del progetto chiamato “SuMo” che sta per “Sustainable Mobility in the Port Cities of the Southern Adriatic Area” (Mobilità sostenibile nei porti dell’area meridionale dell’Adriatico). “SuMo”, in particolare, è stato finanziato dal programma europeo Interreg Ipa Cbc Italia-Albania-Montenegro 2014/2020, finanziato per l’85 percento dai programmi di assistenza ai paesi per cui è in esame l’adesione all’Unione Europea (quali sono Albania e Montenegro) e per la restante parte da cofinanziamento nazionale. All’interno del progetto la Stp Brindisi ha svolto il ruolo di partner capofila, affiancato dal porto di Bar in Montenegro, dal Comune di Valona in Albania e dal Comune di Termoli in Molise.

Il cosiddetto “kickoff meeting” (l’incontro di avvio) si era svolto nel febbraio del 2021.

Dopo oltre vent'anni, il servizio sarà internalizzato

Il tragitto della nuova motobarca sarà quello attuale. A cambiare sarà, invece, la gestione. «Stiamo internalizzando il servizio - prosegue il direttore della Stp - e procediamo verso l’assunzione di personale alle nostre dipendenze». Il servizio, infatti, è stato gestito fin dal 2001 dalla società D’Oriano con la formula del nolo di scafo armato a caldo, il che sta a significare con forniture di uomini e mezzi da parte della società. Che si è sempre aggiudicata il servizio tramite gara. Entro un paio di mesi al massimo, tuttavia, le cose cambieranno. «Nel frattempo - conclude - abbiamo svolto la selezione del personale, che abbiamo quasi completato». L’idea è che la nuova motobarca ibrida possa potenziare il servizio di trasporto pubblico esistente in città, attraverso un collegamento sostenibile e ad impatto ambientale ridotto nell’area portuale, nel solco di un contesto più ampio in cui SuMo - il progetto transfrontaliero attraverso il quale è stato finanziato l’acquisto - vuole “migliorare l’efficienza dei trasporti, in termini di sostenibilità e qualità, attraverso azioni pilota da realizzarsi nei territori coinvolti, per una mobilità più attenta all’ambiente”.

Una “rivoluzione” finanziata grazie ai fondi europei

Le altre direttrici di “SuMo” prevedevano per il porto di Bar l’acquisto di un bus ibrido per i collegamenti all’interno dello scalo montenegrino, mentre per Valona era prevista l’implementazione della pista ciclabile, per una distanza nell’ordine di un chilometro e 400 metri, con partenza dal porto cittadino, mentre in Molise era in programma l’installazione di due pannelli a “messaggi variabili”, i cosiddetti Teims (Traffic and environmental monitoring system, Sistema di monitoraggio ambientale e del traffico) da utilizzare per analizzare le vie di comunicazione, i trasporti e lo stato dell’ambiente nell’area del porto e della stazione ferroviaria di Termoli. “Le azioni previste – spiega il sito del programma Interreg - favoriranno quindi il miglioramento dei collegamenti e dei mezzi di trasporto sostenibili al fine di migliorare l’esperienza di viaggio di turisti e cittadini e ridurre l’impronta di carbonio nelle aree coinvolte”. Con impronta di carbonio si intende, all’interno della strategia per lo sviluppo sostenibile, l’unità di misura che permette di valutare l’intensità delle emissioni di gas serra da ricondurre ad un prodotto o a una serie di attività necessarie per realizzare un servizio.

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