Dopo 20 anni, addio D'Oriano: motobarca “internalizzata” e con un catamarano fotovoltaico

Un catamarano dotato di pannelli fotovoltaici
Un catamarano dotato di pannelli fotovoltaici
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Martedì 4 Ottobre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 21:57

Tre mesi di proroga e poi, se tutti i problemi saranno stati risolti, lo storico passaggio. Dopo 21 anni di gestione da parte della società D’Oriano, il servizio motobarca sarà gestito direttamente dalla Stp. Che ha commissionato ad un cantiere navale la costruzione di una nuova imbarcazione con propulsione ibrida mista elettrico/diesel. Si tratta, per la precisione, di un catamarano dotato di pannelli fotovoltaici che dovrebbero garantire l’alimentazione del mezzo per buona parte del suo funzionamento giornaliero.

Vent'anni di gestione “esterna”

«Il servizio - spiega il direttore della Stp Maurizio Falcone - è stato gestito fin dal 2001 dalla società D’Oriano con la formula del nolo di scafo armato a caldo, il che sta a significare con forniture di uomini e mezzi da parte della società. Che si è sempre aggiudicata il servizio tramite gara». Entro qualche mese, tuttavia, le cose cambieranno. La Stp, infatti, sta facendo realizzare appositamente un mezzo ibrido, con l’obiettivo di gestire “in proprio” il servizio di motobarca. Del cui ampliamento e trasformazione in “Circolare del mare” si parla ormai da quasi un decennio. «Si tratta - spiega il direttore - di un mezzo ibrido elettrico ed a gasolio, che si autoalimenterà grazie ai pannelli fotovoltaici per buona parte del suo impiego quotidiano. Questa è la prima esperienza di questo tipo in Italia ed attualmente la costruzione del mezzo è in fase di conclusione. Tutto è partito grazie ad un finanziamento Interreg. Abbiamo deciso di spingere per questa formula differente ed ora l’idea è quella di approcciare un servizio svolto direttamente da Stp, con nostri dipendenti. Questo avverrà nel giro di qualche mese.

Serve giusto il tempo per fare alcune riflessioni sui rapporto con D’Oriano e sul modello secondo il quale dovremo assumere alle nostre dipendenze il personale». Intanto, però, il servizio sarà affidato in proroga, ai sensi del Codice degli appalti, per ulteriori tre mesi. «Auspichiamo - conclude - che nel frattempo si possano risolvere i problemi e le difficoltà che il percorso ci sta ponendo davanti».

Il destino dei lavoratori

Il principale dei quali, come accennato, è quello relativo al personale. Si tratta, per la precisione, di 12 lavoratori che, in mancanza di soluzioni per il passaggio, avrebbero rischiato di perdere un posto che alcuni di loro occupano da oltre vent’anni. Non a caso, come spiega il segretario dei Cobas Roberto Aprile, «il primo incontro sulla questione si è tenuto diversi mesi fa, perché da tempo la Stp si sta preparando a questa transizione. Dopo di che ci siamo riaggiornati tra settembre ed ottobre, anche perché entro dicembre questo passaggio dovrebbe essere completato. Ci dovremo, quindi, rivedere. Noi abbiamo chiesto e stiamo aspettando di essere convocati. Ma quel che è certo è che il personale deve essere assorbito. Si parlava di trovare il sistema, che non è una cosa delle più semplici trattandosi di una società pubblica. Ma per quello che ci è stato detto c’è, comunque, questa possibilità».

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