Salta l' “Estate brindisina”, il Comune chiama a raccolta i gestori dei locali: servono sponsor per gli eventi

Un locale di Brindisi
Un locale di Brindisi
7 Minuti di Lettura
Sabato 15 Luglio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:47

Coordinare le iniziative dei titolari dei locali, cercare sponsor privati ed eventuali fondi disponibili. Questo farà l’amministrazione per provare a sopperire alla mancanza della tradizionale “Estate brindisina”, il cartellone di eventi organizzato dal Comune.

Le contromosse dell'amministrazione

A spiegarlo è l’assessore alle Attività produttive Luciano Loiacono, mentre dall’opposizione, ed in particolare dal consigliere comunale ed ex sfidante al ballottaggio Roberto Fusco, arrivano le critiche per la mancata programmazione. «Certamente l’assenza del tradizionale cartellone estivo - ammette l’assessore - può rappresentare un danno per i gestori di bar, ristoranti ed altre attività simili, soprattutto in centro. Ma anche loro devono organizzarsi. E proprio per questo vorrei cercare di riunirli per provare a trovare una quadra. Magari per provare a chiamare, come si faceva una volta, un gruppo in piazza Mercato e dividere le spese». Dunque, la prima, possibile soluzione è quella che già utilizzano i locali di via Conserva e che dà, in effetti, ottimi frutti.


«In più - aggiunge Loiacono - stiamo verificando cosa è rimasto dei fondi del Distretto urbano del commercio, per vedere se c’è la possibilità di organizzare qualcosa. Magari una notte bianca dei negozi, con una band per grandi ed intrattenimento per i bambini, in modo che ci sia la massima fruibilità del centro. Considerato anche che abbiamo riaperto i corsi e dobbiamo, quindi, dare un senso a questa cosa. Ma questo richiede lavoro e condivisione. Spero quindi che le attività commerciali rispondano al nostro invito». Inoltre, conclude l’assessore alle Attività produttive, «io sono in contatto con alcuni impresari che vogliono fare qualcosa a Brindisi. Ma per evitare che il Comune metta anche un solo centesimo andrebbe rispolverata la possibilità di utilizzare sponsorizzazioni private, considerato che la città ha bisogno delle aziende e le aziende hanno bisogno della città. Noi ci siamo insediati da poco, diventa quindi difficile organizzare tutto. Vediamo se riusciamo a fare qualcosa per settembre, quando la gente torna dalla villeggiatura. Ma questo primo anno è così, come tutti i primi anni di tutte le amministrazioni, compresa quella di Rossi.

Poi, non essendoci il bilancio e dovendo rinunciare all’aumento della tassa d’imbarco, tutto diventa ancora più difficile, anche alla luce del fatto che qualunque cosa tu faccia ora, tra luglio ed agosto, è una goccia nel mare, visto che tutti i cartelloni dei paesi limitrofi sono già pieni».

Le critiche dell'opposizione

Critico, invece, il consigliere Fusco, che parla di «danno per la città, che perde attrattività, e sintomo di disordine nell’avvio dell’attività amministrativa di questo Comune, che si è affrettato a rinunciare al ricorso Edison, a prendere decisioni urgenti sull’area ex Pol, su orari e livelli della musica degli esercizi commerciali e sulla riapertura dei corsi e non ha programmato nulla, invece, su ciò che era urgente come l’estate brindisina. Tutto questo nonostante si sia insediata ai primi di giugno. Ora ci troviamo con tutti i Comuni della provincia che hanno organizzato eventi estivi, anche di livello importante, e quest’amministrazione invece non ha fatto nulla». Riguardo alla questione dei costi, Fusco si dice d’accordo sulla necessità di risparmiare. «Ma queste - aggiunge - in genere sono programmazioni annuali. Altrimenti il sindaco ci dica che sta risparmiando perché ci sarà una diminuzione della Tari o dell’addizionale Irpef. O quale sarà il beneficio dei cittadini da tutto questo, tenendo conto che alla perdita di attrattività delle città consegue una perdita di guadagni da parte di tutti i negozianti».

Il pragmatismo degli operatori del settore

Cosa ne pensano i titolari dei locali più frequentati lungo i corsi? «Ho delle difficoltà a prendere una posizione critica in ordine alla situazione ereditata dalla nuova giunta che si è insediata solamente pochi giorni fa e non può quindi certamente essere una loro responsabilità la condizione del bilancio del Comune di Brindisi», esordisce Francesco Caldarone, titolare del Rendez-Vous Cafè Bistrot. «Voglio cogliere l’occasione, però, per dire che finalmente è stata firmata un’ordinanza avente come oggetto la possibilità di fare piccoli intrattenimenti nei locali: quelli di via Conserva, per esempio, si sono organizzati congiuntamente per offrire gratuitamente alla collettività cittadina ogni sera dal lunedì alla domenica musica, dj set o musica live. Io credo che i pubblici esercizi di Brindisi, se lasciati liberi, siano in grado di sopperire alla mancanza di una programmazione comunale. Non ci siamo soltanto noi, ci sono tantissime attività, sul lungomare c’è una bellissima situazione, esistono tante realtà molto belle dove i turisti possono trovare modo di trascorrere adeguatamente le proprie serate. Penso che non sia una tragedia che il Comune non abbia la possibilità di organizzare qualcosa anche perché non sarebbe corretto gravare sulle casse quando tutti i pubblici esercizi di Brindisi sono perfettamente in grado di organizzarsi e di offrire intrattenimento. L’importante, però, è lasciarci liberi di fare ciò che sappiamo fare bene: intrattenere il pubblico e i turisti. Così facendo, direi che Brindisi non soffrirà per la mancanza di un programma comunale. Ho visto il palinsesto di tutte le realtà, ogni sera c’è qualcosa di bello da qualche parte. In quest’ottica, l’ordinanza firmata qualche settimana fa ci consente di fare una programmazione per offrire ai cittadini e soprattutto ai turisti la possibilità di trascorrere in città le loro serate, senza doversi necessariamente spostare a Ostuni, a Mesagne, a Gallipoli o a Otranto. Possono rimanere a Brindisi perché Brindisi è bella ed è in grado di offrire un buon intrattenimento bevendo un drink o mangiando qualcosa. Anche noi possiamo e sappiamo fare ciò che fanno gli altri: devono, però, consentircelo», chiude Francesco Caldarone.

I dubbi su quanto accadeva in passato

«Io credo sinceramente che se la programmazione fosse stata simile a quella effettuata nelle ultime estati, fatta a eccezione per l’anno di Battiti Live, a questo punto non perdiamo nulla: è quasi meglio che non ci sia», afferma Alessandro Stanisci, titolare de La Plaza. «Lo dico molto francamente, sono state sempre organizzate una ventina di serate in piazza Sottile-De Falco ed erano destinate a pochi amici. Io penso che sia sbagliato, sarebbe meglio destinare il budget comunale per uno o due eventi grossi come avviene in altri comuni. Forse quest’anno c’è effettivamente una giustificazione legata alle elezioni, le priorità erano altre e il bilancio è in situazioni critiche, questo va riconosciuto, ma non cambia il contesto. Ora la palla passa a noi esercenti, vorremmo provare a fare qualcosa, abbiamo avuto qualche approccio con la nuova amministrazione comunale che sembra propensa a farci lavorare, a farci organizzare, a farci fare. Si sono appena insediati ma sono sicuro che ci sarà il modo di parlarne meglio», conclude.

La delusione per un'assenza imprevista

«Noi, per adesso, stiamo organizzando i soliti dj set per il venerdì e per il sabato, sfruttando l’ordinanza che ci consente di fare musica fino all’una», spiega Francesca Urso, gestore di Opera. «Ad agosto potremmo organizzare qualcosa anche il giovedì o la domenica, pensiamo per esempio a qualche live, ma dobbiamo vedere meglio la situazione e l’andamento dei ragazzi. È difficile sopperire all’assenza di una programmazione, un conto è un dj set in un locale e un altro è invece un’organizzazione vera e propria del comune che secondo me, in piena estate, non può e non deve mancare. Ci sono i turisti, approdano diverse navi da crociera e quindi si deve cavalcare quest’onda come avviene in tante altre realtà e anche in paesini più piccoli del nostro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA