Brindisi, rinasce l'ex Ostello: ecco il “Seaty Hostel” dedicato al turismo lento e ai cammini storici

Brindisi, rinasce l'ex Ostello: ecco il “Seaty Hostel” dedicato al turismo lento e ai cammini storici
di Francesco RIBEZZO PICCININ
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Agosto 2021, 20:26 - Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 09:47

Pronto per il via libera il progetto definitivo per il recupero dell’ex Ostello della gioventù, che nelle intenzioni dell’amministrazione comunale di Brindisi, ed in particolare nell’ambito della strategia di marketing elaborata dall’assessore al Turismo Emma Taveri, è destinato a diventare il “Seaty Hostel”, una struttura destinata principalmente alla promozione e valorizzazione culturale per il turismo lento e dei cammini storico-culturali. Dopo un bando che ha visto la partecipazione di 56 candidati, tra studi e raggruppamenti di professionisti, sono stati individuati per occuparsi della progettazione quattro tecnici uniti in un Rdp con sede a Brindisi: l’ingegnere Dario Pinto, l’architetto Ancilla Pinto, l’architetto Marco Lomascolo e l’ingegnere Michele Cisternino.

 

Cosa prevede il progetto


Il progetto prevede, in particolare, il recupero della struttura esistente, abbandonata ormai dal 2014, naturalmente a partire dal ripristino delle facciate e degli intonaci e con l’installazione di nuovi infissi. Per quanto riguarda gli interni, invece, è prevista la demolizione e la realizzazione di tramezzature, l’apertura di varchi ed in generale l’adeguamento dei locali interni al nuovo layout architettonico, alle esigenze impiantistiche ed alle nuove norme antincendio. Per non parlare del completo rifacimento dei bagni, con la sostituzione e l’integrazione dei sanitari, degli impianti e dei rivestimenti.
Ma il progetto prevede anche un occhio di riguardo all’accessibilità, con la realizzazione di rampe, l’installazione di un ascensore per raggiungere il primo piano, la realizzazione di un bagno accessibile in tutte le zone “giorno” della struttura ed infine la realizzazione di una stanza con bagno accessibile privato al primo piano.
In progetto ci sono anche interventi per rendere fruibile il terrazzo, con la realizzazione di pavimentazione da esterni ma soprattutto di un parapetto con ringhiera; il rifacimento di tutti i rivestimenti e di tutti gli impianti, abbondantemente vandalizzati durante gli anni di abbandono; la predisposizione per la futura installazione di un impianto di videosorveglianza; il recupero dei piazzali esterni, dove la pavimentazione bituminosa esistente è in condizioni disastrose a causa della crescita incontrollata della vegetazione; manutenzione del verde; realizzazione di una veranda accessibile dal refettorio; fornitura degli arredi per i dormitori, per la hall, gli uffici e la sala comune; predisposizione del vano lavanderia; allestimento della cucina comune e del refettorio con predisposizione del bancone caffetteria. Tutto questo ad un costo di 820mila euro, ovvero il finanziamento ottenuto dal Comune tramite la Regione Puglia.

Le parole dell'assessore


«Abbiamo raccontato di questo progetto come di un tassello della nostra strategia di rilancio turistico - aveva spiegato alla chiusura dei termini del bando l’assessore Taveri - e per questo motivo ha suscitato un grande interesse attirando l’attenzione su Brindisi e sulle sue potenzialità».
Il sindaco Riccardo Rossi, dal canto suo, aveva sottolineato la volontà di non prevedere «semplicemente la ristrutturazione di un immobile simbolico per la città ma un brand, un nuovo attrattore e dunque l’espressione concreta di una strategia di marketing territoriale e turistico che già in questa fase si rivolge al mercato e ad una domanda di viaggiatori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA