Regolamento dehors, il piano del Comune di Brindisi piace ai commercianti

Regolamento dehors, il piano del Comune di Brindisi piace ai commercianti
di Francesco TRINCHERA
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Venerdì 27 Maggio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 10:50

Le associazioni di categoria sostengono il nuovo regolamento per i dehors approvato in consiglio comunale a Brindisi ma scatenando polemiche politiche anche in seno alla maggioranza. Una visione che è anche conseguenza del confronto tra le stesse associazioni e l’amministrazione che si è tenuto nella fase di preparazione della nuova normativa. Il presidente provinciale di Confesercenti Michele Piccirillo ha infatti ricordato che, assieme agli ordini professionali ed alle associazioni dei consumatori, le sigle in rappresentanza dei commercianti «nel corso dell’elaborazione del piano sono state chiamate a dare il loro contributo diverse volte ed ognuno ha espresso le proprie osservazioni». Quest’ultime, ha rilevato ancora Piccirillo, sono state accolte e perciò «ci troviamo di fronte ad un piano che noi condividiamo».

Le posizioni

L’apprezzamento di Confesercenti, in particolare, riguarda alcune tematiche: il numero uno dell’associazione di categoria ha spiegato infatti che «non toglie posizioni ad alcun esercente, tiene conto del decoro della città e ne aumenta il decoro rendendola più accogliente, più vivibile, più bella e questo determina un incremento dei fatturati degli esercenti». Capitolo significativo, secondo Piccirillo, è quello delle autorizzazioni che «dureranno tre anni, mentre prima ogni anno l’esercente doveva andare dal proprio commercialista, geometra, e far redigere ex novo tutta la pratica spendendo tempo e soldi». Lo stesso presidente di Confesercenti ha sottolineato che la scelta di salvaguardare alcune piazze guarda alla necessità di averle a disposizione per gli eventi: «Come sarebbe stata – si domanda – una grande manifestazione con i dehor? Sarebbero dovuti andare a dire di smontare il dehor perché c’era un evento, e poi di rimontarlo una volta finito». E guardando al regolamento di Lecce, quest’ultimo rispetto a quello brindisino è «molto, molto più restrittivo». Piccirillo, in ogni caso, ha lasciato le porte aperte a chiunque avesse problemi con il nuovo regolamento, ricordando che l’amministrazione «si è resa disponibile ad andare a vedere quelle posizioni che potrebbero essere sfuggite». E lo stesso piano sarebbe spendibile anche in futuro, sempre nella logica di premiare le parti più belle della città. Più o meno dello stesso avviso Anna Rita Montanaro, presidente di Confcommercio Brindisi, che ha invece evidenziato come «il regolamento dei dehor ha visto la associazioni di categoria come attori perché questa volta siamo stati coinvolti sin dall’inizio sulla definizione». 
Montanaro, in ogni caso, non vede grosse differenze anche nelle zone che hanno avuto una maggiore stretta che però «già ad oggi non hanno attività di ristorazione che utilizzano il dehor e da questo punto di vista non ci sarebbero problemi». La presidente di Confcommercio, come unico elemento ulteriore che si sarebbe potuto realizzare, ha parlato della possibilità (nell’ottica di una ripresa post pandemia) di «lasciare una forma di apertura», da parte del Comune, nei confronti di «quelle attività che possono nascere, lasciando margini maggiori per utilizzare spazi per i dehor nelle zone off limit» e guardando quindi ad «un’ottica di sviluppo e prospettiva delle attività future». 
Resta, comunque, il sostegno al nuovo regolamento, soprattutto nell’ottica della chiamata alla partecipazione per le associazioni di categoria: un aspetto che, comunque, Montanaro vuole replicare su una delle tematiche che si dovranno discutere a breve.

Il nodo principale, quello delle tariffe: «Il nodo non è stato ancora affrontato ma abbiamo chiesto di essere seduti a quel tavolo e l’imposta per l’occupazione di suolo pubblico, con il canone unico patrimoniale sono elementi importanti, le associazioni di categoria devono essere coinvolte prima di prendere le decisioni e non dopo per essere informate». 

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