Fino a Sant'Apollinare sulla passerella girevole: l'idea progettale per collegare le due sponde del porto

Nel nuovo Piano regolatore portuale in attesa di approvazione una proposta suggestiva: collegamento pedonale tra le due sponde del seno di Levante

Fino a Sant'Apollinare sulla passerella girevole: l'idea progettale per collegare le due sponde del porto
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Domenica 3 Settembre 2023, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 12:09

A piedi lungo una passerella, da una parte all'altra del seno di Levante, anche per facilitare l'arrivo in città dei passeggeri che attraccheranno a Brindisi con le crociere (ma non solo quelle), una volta realizzati gli accosti di sant'Apollinare. Questa la suggestione contenuta all'interno del piano regolatore portuale, in attesa di essere approvato e che può avere dei risvolti in abbinamento ad alcune delle opere su cui si sta puntando maggiormente. Un progetto da valutare o una "linea tratteggiata", come la definisce il presidente dell'Autorità di sistema, Ugo Patroni Griffi ma che ha una sua ragione specifica. «Nello sviluppo del Piano regolatore portuale ha spiegato Patroni Griffi questo del collegamento pedonale tra le due sponde del seno di Levante deve essere risolto, al fine di garantire un ritorno significativo per la città dal punto di vista del traffico dei passeggeri, tanto che siano traghetti o che siano crociere».

Il progetto


Il numero uno dell'Authority torna poi sui vari interventi che si possono abbinare a quest'infrastruttura: «Innanzitutto, il ponte sarà collegato alla piena realizzazione degli accosti di sant'Apollinare, che focalizzeranno su quell'area la gran parte del traffico dei passeggeri e quindi anche quello crocieristico». Allo stesso tempo, «è chiaro che ci saranno delle esigenze che dovranno essere contemperate, perché l'esigenza, che è importante, di facilitare l'attraversamento del seno di Levante da parte dei passeggeri, va incontro a quelli che vogliono visitare la città e lo vogliono fare autonomamente, senza fare un lungo giro costeggiando l'intera insenatura». C'è, però, una necessità da contemperare: «Dall'altra parte vanno preservate le funzioni marittime dell'area, che noi abbiamo dedicato in gran parte al diporto ma che conservano anche una vocazione commerciale, quindi legata sia al traffico passeggeri che al traffico merci».
Per questo, Patroni Griffi ha portato alcuni degli esempi che sono stati adottati nel mondo in casi simili.

Lo stesso presidente ha condiviso sui social una foto di un infrastruttura con queste caratteristiche.


«Le soluzioni andranno sviluppate sul piano tecnico. Ce ne sono alcune che prevedono dei collegamenti che sono in grado di contemperare gli interessi, come i ponti levatoi o girevoli, come ne esistono già anche in Puglia: basti pensare a Taranto. Ci possono poi essere anche altre idee: ho visto ad esempio dei ponti mobili, ad esempio quando sono andato in Finlandia e ne ho trovato uno che fa un'escursione a ventaglio, permettendo sia il passaggio delle imbarcazioni da diporto che il collegamento al castello, che è la maggiore attrazione turistica della città, nel centro storico». Queste sarebbero solo due delle possibili ipotesi, che possono comprendere anche altre idee compatibili con il traffico navale.
«Il compito del piano regolatore ha puntualizzato Patroni Griffi non è però quello di dare una soluzione ma indicare una funzione ed un'infrastruttura che dovrà essere realizzata. Perciò se c'è l'esigenza di collegare le due sponde e valorizzare l'economia della città ed aumentare le ricadute legate al traffico passeggeri, poi saranno i tecnici a sviluppare la soluzione più opportuna tenendo presente entrambe le esigenze». A più ampio spettro, il presidente di Adspmam ha spiegato che quest'idea vuole riadattare un chiave moderna il vecchio asse logistico, con il collegamento tra la stazione marittima ed i moli dove erano gestiti i passeggeri. «Si tratta di un aspetto che a suo modo può essere legato alla storia della città di Brindisi». In tutto questo, è ancora presto per parlare di tempistiche: «Il piano regolatore ancora non l'abbiamo ha concluso e nel momento in cui lo avremo, così come avremo gli accosti di Sant'Apollinare, perché se non ci sono traghetti e crociere tutto questo non ha senso, potremo avviare una progettazione affidandoci a progettisti esperti del settore che possano risolvere questa esigenza senza danneggiare lo sviluppo della portualità così come prevista nel Prp, che nei due seni prevede prevalentemente quello relativo al diporto».
F.Tri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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