Brindisi, obiettivo primarie per il centrosinistra tra dubbi e paure

Brindisi, obiettivo primarie per il centrosinistra tra dubbi e paure
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Domenica 14 Febbraio 2016, 19:34
Sono molti di più di quanto Michele Emiliano potesse immaginare gli aspiranti candidati sindaco di Brindisi per il centrosinistra. Gli ultimi giorni, infatti, sono stati uno stillicidio di nomi, tutti o quasi rigorosamente da “bruciare”, di aspiranti o papabili candidati che circolavano sulle bocche di diversi esponenti del Pd e non solo. Così, da inizialmente esclusa, l’ipotesi primarie comincia a guadagnare terreno. Proprio Emiliano, pochi giorni fa a Brindisi, aveva ironizzato: «Primarie? Bisognerebbe avere più candidati, qui invece si fa fatica a trovarne uno». Le cose, però, paiono molto diverse di così. Lo ha fatto capire nelle scorse ore Michele Errico ma lo ripetono insistentemente anche molti dirigenti. Dovrebbero svolgersi tra marzo e aprile, il che vuol dire tra quindici giorni o un mese al massimo ed un paio di mesi prima delle elezioni. Ci sono, però, una serie di perplessità da non sottovalutare.

Innanzitutto il fattore “emozionale”. Una battaglia come quella delle primarie, infatti, rischia di spaccare in due (o più) fazioni un partito già dilaniato, che con l’arresto del sindaco Mimmo Consales e la chiusura anticipata dell’amministrazione comunale ha subito un pesante colpo. Uno dei compiti della commissaria Sandra Antonica fin dal momento del suo insediamento, invece, è stato quello di provare a riunire il partito e renderlo più compatto, provando anche a “tagliare fuori” alcuni esponenti considerati ormai troppo lontani dalla linea della segreteria regionale.

Il secondo fattore è quello delle “infiltrazioni”. Il metodo utilizzato per le primarie, infatti, spesso crea polemiche a causa dei tentativi di condizionamento organizzati da partiti o movimenti avversi, magari a sostegno del candidato ritenuto più debole. Senza dimenticare il rischio di trovarsi battuti da altri esponenti della stessa coalizione di centrosinistra, che certamente in caso di primarie vorranno provare ad essere della partita.

Ad ogni modo, i nomi che circolano e sono tanti. Diversi di loro, in caso di primarie, potrebbero decidere di lanciare il guanto di sfida. Tra gli uomini ci sono l’ex presidente della Provincia Michele Errico, che però non pare entusiasta della scelta delle primarie; l’ex consigliere comunale ed ex candidato sindaco per Sì Democrazia Roberto Fusco, molto vicino a Michele Emiliano; il preside del Majorana Salvatore Giuliano, inventore del Book in progress e alfiere della scuola 2.0 che, però, presto potrebbe ricevere un prestigioso incarico; il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Carmelo Grassi.

Ci sono, però, anche le donne. E se l’onorevole Elisa Mariano ha già smentito definitivamente una sua possibile candidatura, resta comunque valido il nome dell’ex vice sindaco Paola Baldassarre, un nome che tra le altre cose potrebbe garantire un’alleanza con il fronte centrista, se non proprio con i simboli di partito almeno con liste civiche cattoliche e moderate.

Ma c’è anche il fronte opposto, quello della sinistra più “radicale”. A partire da Giovanni Brigante, il cui amore per il Pd è noto ma che fino ad oggi non è mai rientrato dopo la clamorosa rottura seguita alla sconfitta nelle primarie del 2009, che decretò la candidatura a sindaco del cugino Salvatore Brigante, oggi in una posizione defilata rispetto al “nuovo corso” in quanto sostenitore o meglio ormai ex sostenitore, come altri quattro su cinque dei componenti del gruppo consiliare Pd, dell’amministrazione Consales.

Proprio il fondatore dell’associazione Sviluppo e Lavoro ha incontrato nella giornata di ieri il commissario Antonica, nella cui agenda di oggi sono previsti ulteriori faccia a faccia per la costruzione della coalizione.
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