Ita, niente atterraggi in caso di nebbia: volo dirottato da Brindisi su Bari

Ita, niente atterraggi in caso di nebbia: volo dirottato da Brindisi su Bari
di Oronzo MARTUCCI
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Martedì 9 Novembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:39

BRINDISI - Il volo di Ita Airways in partenza da Milano Linate, il cui arrivo era previsto per le ore 23.55 di domenica sera presso l’aeroporto di Brindisi, è stato dirottato su Bari a causa della presenza di nebbia al momento dell’atterraggio. E il volo in partenza da Brindisi in direzione Milano Linate di ieri mattina alle ore 6 è stato annullato a causa dell’indisponibilità dello stesso aereo che domenica non è potuto atterrare al “Papola”.
Quello di domenica sera è stato il primo dirottamento in Puglia dal 15 ottobre, giorno in cui la compagnia Ita ha avviato le attività al posto di Alitalia. Ma c’è il rischio che durante i prossimi mesi situazioni del genere si ripetano, perché gli aerei dell’Ita non possono atterrare in caso di nebbia, nonostante gli aerei e i piloti siano gli stessi di Alitalia.
Il disservizio è stato segnalato da alcuni passeggeri del volo Milano Linate-Brindisi di domenica sera, i quali hanno spiegato che il comandante dell’aereo ha sorvolato il “Papola” per verificare le condizioni di sicurezza esistenti a causa della nebbia e ha quindi deciso di spostare l’atterraggio su Bari, dove è avvenuto 5 minuti dopo mezzanotte di ieri. Ita ha organizzato il servizio di pullman per spostare i passeggeri a Brindisi, ma i pullman non sono potuti partire prima dell’1 e trenta di notte, con gravi disagi per i passeggeri che in molti casi sono arrivati a destinazione alle prime luci dell’alba.

Le cause

Perché il dirottamento su Bari? La società Ita può volare solo in presenza di condizioni di visibilità soddisfacente, secondo quanto previsto dalle norme per le nuove compagnie aeree dettate dall’Icao, l’agenzia dell’Onu per l’aviazione civile. Si tratta di norme recepite dall’Easa, l’agenzia europea per la sicurezza aerea e quindi dall’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile.
Le norme restrittive alle quali devono adeguarsi i piloti di Ita in fase di atterraggio in presenza di nebbia sugli scali sono diventate note il 22 ottobre scorso,quando sono stati dirottati 8 voli (7 su Malpensa e uno su Genova) con atterraggi programmati a Linate. Lo stesso giorno e nelle stesse condizioni tutti gli altri vettori hanno fatto regolarmente scalo su Milano Linate, perché sulle piste non c’era alcuna situazione critica collegata alla sicurezza.
Ita utilizza gli stessi velivoli e gli stessi aerei di Alitalia i quali sono in possesso delle certificazioni per effettuare le operazioni di atterraggio in sicurezza anche in presenza di nebbia. Tuttavia la nuova compagnia di bandiera italiana è una entità legale diversa da Alitalia per rispettare la discontinuità economica richiesta dalla Commissione europea e per evitare che gli aiuti del governo alla nuova società vengano considerati come aiuti di Stati, vietati dall’Europa. Dunque, la nuova società opera come una start up, la quale per ottenere tutte le autorizzazioni ha bisogno di circa sei mesi di norma. Durante questo periodo di prova gli atterraggi avvengono solo in presenza di condizioni di visibilità soddisfacente. Le condizioni di sicurezza sono definite con riferimento a tre diverse situazioni in fase di atterraggio: portata visiva della pista sino a 550 metri (400 metri alla partenza); portata visiva della posta sino a 200 metri; portata visiva della pista sino a 75 metri.
Ita sino al 27 ottobre non aveva alcuna autorizzazione ad atterrare in caso di scarsa visibilità con riferimento alle tre categorie previste. Il 27 ottobre scorso l’Enac le ha concesso di effettuare gli atterraggi con i minimi di bassa visibilità appartenenti alla categoria III A, cioè sino a 75 metri.

In ogni caso, visto ciò che è accaduto domenica sera, è alto il rischio di dirottamenti per i voli Ita il cui atterraggio è programmato a causa di tale situazione. La nebbia nella zona di Brindisi è spesso presente da ottobre sino a primavera. La speranza è che le certificazioni di Enac arrivino nel più breve tempo possibile. Anche perché gli interventi effettuati sulle due piste del Papola durante la scorsa primavera hanno fatto crescere le condizioni di sicurezza dello scalo, Ritrovarsi dirottati a mezzanotte non è una esperienza da augurare a chicchessia.

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