Nuovo contratto per i lavori con Aqp. Sciopero revocato

Nuovo contratto per i lavori con Aqp. Sciopero revocato
3 Minuti di Lettura
Lunedì 18 Dicembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 21:12
I lavoratori che facevano parte delle ditte appaltatrici che operavano per l’Aqp (Acquedotto pugliese) hanno sottoscritto il nuovo contratto di lavoro con la Coedir, l’azienda brindisina alla quale, in Ati con la Cons.Coop di Forlì, la stessa Aqp ha aggiudicato il servizio per le manutenzioni degli impianti idrici e fognari. Rientra quindi il rischio di astensione dal servizio minacciato dai lavoratori a partire da oggi e anche gli eventuali disagi che ne sarebbero potuti derivare all’utenza. L’accordo è stato sottoscritto in Prefettura.
Nulla lasciava presagire al buon esito della vertenza fino a qualche giorno fa quando circa 160 lavoratori operanti in ditte appaltatrici di Aqp rischiavano di rimanere a casa senza lavoro. Più della metà di essi infatti, avevano già ricevuto la lettera di licenziamento giovedì della scorsa settimana e da oggi, se nulla nel frattempo fosse accaduto, sarebbero rimasti senza stipendio. Una situazione che, malgrado le rassicurazione di Aqp, si sarebbe inevitabilmente riverberata negativamente anche sui cittadini-utenti. Senza i lavoratori, infatti, sarebbe venuto meno il servizio che essi svolgono, ovvero la manutenzione dell’impianto fognario e idrico, con possibile pesante disagio.
Questa storia nasce due anni or sono quando sono scaduti i contratti tra Acquedotto e le aziende appaltatrici dell’Ambito 14, ovvero l’Ambito di Brindisi e dei comuni da Fasano a San Pietro Vernotico per il servizio delle manutenzioni idriche e fognarie. Da quel momento in poi, malgrado la gara d’appalto eseguita, Aqp è andata avanti di proroga in proroga, fino a quando, «giovedì scorso, appunto dopo molteplici proroghe agli appalti Aqp – dichiara il segretario Feneal Uil Giovanni Librando - siamo stati convocati presso Confindustria dall’impresa Cogit di Brindisi. La società ci ha comunicato di aver aperto la procedura di licenziamento di 10 lavoratori impegnati nel comune di Ostuni».
 
La leccese Soci, invece, ha scelto di operare in maniera diversa. «L’impresa, anch’essa impegnata nello stesso Ambito 14, ma da Fasano a Brindisi – continua il segretario Librando – ha inviato, senza aprire la procedura, le lettere di licenziamento ai suoi circa 60 lavoratori del Brindisino con decorrenza 18 dicembre».
Da qui la proclamazione dello stato di agitazione, la minaccia dell’astensione del lavoro programmata per lunedì prossimo e la richiesta di incontro urgente al prefetto da parte degli edili di Cgil, Cisl e Uil che fortunatamente ha sortito gli effetti sperati facendo venire meno le ragioni della protesta.
«Alla presenza dell’Aqp e della nuova azienda aggiudicataria dell’Ambito 14 – riferisce il segretario Feneal Giovanni Librando – si è svolta la riunione in Prefettura alla presenza di una folta delegazione dei lavoratori interessati al licenziamento. Dopo una non facile trattativa e grazie alla mediazione del prefetto, siamo riusciti a far comprendere all’azienda l’importanza dell’utilizzo di lavoratori operanti nell’Ambito 14 da circa 30 anni e in esubero per effetto della gara d’appalto. Alla fine l’azienda ha garantito l’assunzione non solo degli addetti al servizio fognario, tutelati dalla salvaguardia contrattuale che sono 27, ma anche dei 44 lavoratori edili che non avevano la stessa salvaguardia appartenenti al settore delle manutenzioni della rete idrica e fognaria. I lavoratori hanno iniziato a firmare i nuovi contratti. Il servizio deve partire infatti oggi. Se tutto ciò non dovesse accadere l’Aqp applicherà le sanzioni previste sino ad arrivare alla rescissione del contratto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA