Pietre contro i “Pappamusci”. I penitenti cambiano itinerario della processione

Pietre contro i “Pappamusci”. I penitenti cambiano itinerario della processione
di Eliseo ZANZARELLI
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Venerdì 22 Aprile 2022, 19:11 - Ultimo aggiornamento: 19:24

“Tu sei buono e ti tirano le pietre. Sei cattivo e ti tirano le pietre. Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai, tu sempre pietre in faccia prenderai”. Era il 1967 e Antoine - artista indimenticato ma un po’ sottovalutato - aveva già previsto tutto. Cosa c’entra quella canzoncina leggera, ma col senno di poi neppure tanto, di Antoine con Francavilla Fontana? È presto detto: in passato, qualcuno ha preso a sassate i “pappamusci”, i celeberrimi pellegrini scalzi e incappucciati che, con fede e penitenza, animano e caratterizzano il Giovedì Santo nella Città degli Imperiali. 

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La vicenda


Quest’anno ha colpito l’indifferenza dei pellegrini nei confronti della chiesa di San Lorenzo, un’indifferenza che non è certamente passata inosservata, tanto da aver suscitato il risentimento di residenti e parrocchiani. Infatti, presso la chiesa di San Lorenzo, in viale Abbadessa, guidata dal parroco don Pompeo Delli Santi, nei giorni scorsi, era stato allestito un bel Sepolcro o, per essere più precisi, un Altare della Reposizione con tanto d’inginocchiatoio riservato sia ai fedeli, sia soprattutto ai “pappamusci”, che altro non sono se non simbolicamente i sorveglianti del sonno temporaneo di Cristo prima della Risurrezione. Ecco, molta gente si è accorta di come in quest’edizione dei Riti della Settimana Santa, i “pappamusci” si siano tenuti alla larga dal quartiere San Lorenzo, dove sorge la ex Zona 167.

Da quanto si apprende sulla base delle testimonianze degli stessi pellegrini, non si è trattato di una pura casualità. 

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Cosa sarebbe successo prima che la pandemia e i due anni di stop forzato prendessero il sopravvento? Qualcosa di molto semplice: non si sa chi, non si sa da dove, ma si sa come, avrebbe lanciato delle pietre contro i “pappamusci”. Probabilmente un episodio isolato ad opera di qualcuno che in quel momento non aveva di meglio da fare, ma ciò sarebbe stato sufficiente a modificare intenzioni e abitudini dei pellegrini scalzi. 

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