Lidi balneari, formalizzata la proroga. In 14 aderiscono all'avviso del Comune

Lido Sant'Anna, una delle spiagge storiche brindisine
Lido Sant'Anna, una delle spiagge storiche brindisine
di Francesco TRINCHERA
3 Minuti di Lettura
Martedì 20 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 07:11

Tutti e quattordici gli stabilimenti balneari di Brindisi hanno chiesto l’estensione della propria concessione sino allo scadere di quest’anno. Lo si apprende da una determina dei settori Ambiente ed Igiene Urbana e Paesaggio e Demanio Costiero, con la quale si dispone la proroga della concessione sino al 31 dicembre 2024 anche per venire incontro alle tante sfaccettature normative di questi ultimi mesi, dopo la sentenza del Consiglio di stato che aveva fissato al 31 dicembre, ma del 2023, la data di scadenza per rispondere a quanto è stato disposto dalla direttiva europea del 2006, che è nota soprattutto con il nome di “Bolkenstein” (dal cognome del commissario europeo alla concorrenza dell’epoca). 

Il provvedimento

Si tratta di un provvedimento che prevede di assegnare le concessioni tramite gara e solo per un determinato periodo di tempo, senza che ci sia un rinnovo automatico delle stesse. Anche per questo, palazzo di città ha scelto di avvalersi della possibilità di far slittare la scadenza di un anno, prevista dal decreto concorrenza varato dal governo Draghi in caso si fossero presentate delle particolari difficoltà di tipo oggettivo. La struttura tecnica comunale, quindi, ritiene che qualsiasi nuova procedura di affidamento “non consentirebbe di pervenire alla sua definizione in tempo utile a garantire il subentro del nuovo concessionario prima del prossimo periodo estivo”. Questo, si dice ancora, anche nel caso in cui si avviassero sin da subito le procedure per preparare i nuovi bandi.

Continuità dei servizi

“La necessità – puntualizza il documento - di contemperare l’avvio delle procedure per le concessioni degli spazi demaniali marittimi secondo procedure competitive deve bilanciarsi con le altre, ugualmente rilevanti, di garanzia di continuità dei servizi all’utenza, conferma degli introiti in favore di Stato, Regione e Comune e preservazione dell’infrastruttura che, ove non utilizzata, vedrebbe accelerare dinamiche di deperimento per carenza di manutenzione”. Anche per queste ragioni, la scelta dell’ente di piazza Matteotti è quella di liberare il bene solo una volta che sarà possibile un avvicendamento con il nuovo gestore. Lo stesso provvedimento ricorda che non sono stati emanati, da parte del governo, delle leggi di riforma della materia, “che avrebbero dovuto definire criteri omogenei per lo svolgimento delle gare su tutto il territorio nazionale sulla base di criteri selettivi trasparenti, imparziali, non discriminatori; la necessità di tutelare, anche sotto il profilo penale, tanto i concessionari quanto le strutture comunali”, nonostante questo fosse previsto dalla normativa del 2022. Secondo la determina, quindi, in mancanza di una proroga che parte dal gennaio di quest’anno si potrebbe incappare nel reato di “abusiva occupazione di spazio demaniale”. 

La decisione del Comune

In virtù di tutto questo, c’è stata la decisione del Comune di avviare la ricognizione su tutto il tratto costiero di propria competenza ed anche per questo sono state sollecitate tutte e quattordici le realtà sulla costa brindisina. Nell’elenco ci sono Guna Beach, Apani Beach, Lido del sole, Lido San Benedetto, Lido Azzurro, Granchio Rosso, Lido Guardia di Finanza, Lido Santa Lucia, Lido Sant’Anna, Oktagona, Hemingway, Lido Brin, Lido Risorgimento, Lido il Sole. Una soluzione che sembra interlocutoria, quindi, per garantire l’attività in estate in attesa che il quadro normativo diventi più chiaro. Un’estate che, per alcune di queste realtà, sarà a suo modo anche di grandi cambiamenti: è il caso di Lido Sant’Anna, che ha di recente demolito le vecchie cabine risalenti agli anni 60, dopo una specifica ordinanza da parte del Comune.

© RIPRODUZIONE RISERVATA